Ricci schiacciasassi con 102mila voti: "E’ come se avessi scalato l’Everest, da oggi comincia la nostra riscossa"

Risultato "splendido per uno che viene dalla provincia e da una regione piccola come le Marche". Anche Alessia Morani in corsa, ma appare difficile per lei. Rimangono a casa Mirco Carloni e Massimo Seri.

Ricci schiacciasassi con 102mila voti: "E’ come se avessi scalato l’Everest, da oggi comincia la nostra riscossa"

Ricci schiacciasassi con 102mila voti: "E’ come se avessi scalato l’Everest, da oggi comincia la nostra riscossa"

Abbracci, baci dove capita, bicchieri di spumante che volano, Biancani che stringe più mani di quanto riesca a vederne. E Matteo Ricci che forse vorrebbe dire anche due parole sul ruolo di parlamentare europeo ma capisce che non è il caso quando la gente del Pd ha solo voglia di saltare, ridere e assaporare la vittoria doppia, sia a Pesaro che in Europa. Non succedeva da mai.

"Abbiamo lavorato tantissimo, faticosamente, giorno per giorno – dice Ricci con un bicchiere di spumante in mano nella sala del consiglio comunale – e tutto questo sforzo ci ha ridato indietro un risultato eccezionale. Ho avuto oltre 50mila preferenze nelle Marche e altrettanti tra Toscana, Umbria e Lazio. Una gioia immensa per uno come me che parte da una città di provincia di una regione piccola come le Marche. Ma è tempo di riscossa, ripartiamo per tornare a dire la nostra in Europa e nelle Marche dove il governo di destra sta distruggendo ciò che di buono era stato fatto. La riscossa comincia da tutta questa gente che è felice e che sa di aver dato il suo contributo perché il centrosinistra torni a governare la Regione conti sempre di più nel Paese. Ma intanto voglio dire un’altra cosa: un dirigente o un sindaco si vede quando se ne va piuttosto che quando arriva. E lo straordinario risultato di Andrea Biancani che è diventato sindaco con oltre il 60 per certo ci dice che la nostra squadra, unita più che mai, ha lavorato bene per questa città che amiamo e che vorremmo sempre più bella e attrattiva".

Chi non dorme da due giorni è Alessia Morani: "Sono distrutta e avvilita per quello che sta succedendo a Roma, dove 78 sezioni sono ancora da scrutinare. Ce l’ho messa tutta per far arrivare la mia candidatura e la gente ha risposto in maniera splendida dandomi oltre 40mila preferenze. Ringrazio tutti perché comunque vada è stata per me una grandissima esperienza. Attendo con fiducia l’esito degli scrutinii a Roma dove regna a quanto pare il caos alla fiera di Roma dove verranno ricontrollate molte sezioni. Non demordo e aspetto". Il quinto seggio del Pd se lo stanno contendendo Morani e Tarquinio, ex direttore di Avvenire, appolaiati entrambi intorno a 40mila preferenze. Ma in Europa volevano andarci anche da Fano, come Mirco Carloni con la Lega. Non c’è riuscito, ma festeggia ugualmente per il consenso personale ottenuto nella sua città (2856 voti) e per il risultato eccezionale della Lega Fano, che con il 16,21% è un unicum nazionale. "Per noi commenta Carloni, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera – si tratta di un segnale estremamente positivo e per quanto mi riguarda i voti di Fano sono una grande risposta perché ottenuti nella città dove abito".

"Alle Europee la Lega con il 16,21% – commenta il segretario locale Alessandro Brandoni – ottiene il miglior risultato dell’ Italia Centrale per quello che riguarda i comuni con più di 50.000 abitanti, e molto probabilmente siamo i primi in tutta Italia". Brandoni coglie l’occasione per ringraziare il candidato Mirco Carloni "che si è speso senza risparmiarsi in una sfida difficile, che ha portato un risultato personale di assoluto rilievo, considerate le dimensioni della nostra regione (prima anch’essa nel centro Italia con l’8,19%)". Tra i candidati che non ce l’hanno fatta c’è anche il sindaco di uscente di Fano Massimo Seri, candidato nella circoscrizione centro per Azione. Seri, però, valuta i 2008 voti conquistati sulla sua città (3163 in tutta la regione e quasi 4000 in tutta la circoscrizione) "un grande risultato". "Penso di aver ricevuto un’ottima risposta – commenta – in un contesto non facile".

A livello nazionale Azione ha ottenuto il 3,35% e al Parlamento europeo non eleggerà nessun rappresentante in quanto non ha raggiunto la soglia minima del 4%. Molto più alto il dato fanese del partito di Calenda che ha raggiunto l’8,87%, influenzato sicuramente dal consenso di Seri, e in controtendenza con il dato provinciale (3.72%) e regionale (3,31%), sensibilmente più contenuti. Non si aprirà le porte del Parlamento europeo neppure un altro candidato fanese Tiziano Busca (Stati Uniti d’Europa) che sulla sua città ha conquistato 152 voti, 354 a livello provinciale e 855 a livello regionale. Non vanno a Bruxelles Giovanna Basile di M5S (che in tutta la regione ha preso 1351 voti) e Sabrina Santelli di Alleanza Verdi e Sinistra (in regione 1540 voti, 411 nella sua città).

Roberto Damiani

Anna Marchetti