
Intanto l’assessore regionale Stefano Aguzzi ha bocciato gli ampliamenti sia di Monteschiantello che di Tavullia. "La provincia è autosufficiente fino al 2028. Costruiremo il termovalorizzatore" .
Una partita col morto, quella delle discariche e dei rifiuti da piazzare da qualche parte. Perché arriva la risposta del sindaco di Fano Luca Serfilippi all’invito di Andrea Biancani di sedersi intorno ad un tavolo per arrivare ad un’azienda unica provinciale. Con il sindaco di Pesaro che taglia fuori i tecnici – nella sostanza Mauro Tiviroli, ad di Marche Multiservizi – per aprire un confronto squisitamente politico tra i sindaci interessati a questa partita. E la risposta che arriva del primo cittadino della città della Fortuna ha passi anche di questo genere, praticamente da derby calcistico: "Coinvolgere Aset – scrive Serfilippi – solo come strumento per raggiungere un risultato in uno stato di emergenza mi sembra un atteggiamento poco rispettoso poiché non viene valorizzato appieno il ruolo della nostra azienda". Tradotto in soldoni: Pesaro bussa a Fano perché è con le spalle al muro sul problema dello smaltimento dei rifiuti. Questo il lato aspro di questo ennesimo tentativo di creare un tavolo a... Fosso Sejore. Una storia lunga anni e finita sempre male.
Ma poi Serfilippi aggiunge: "Sono disponibile ad un confronto con Biancani e con tutti gli altri sindaci per una politica condivisa sui servizi pubblici. E’ evidente però che in questi 10 anni, nonostante Pesaro e Fano fossero guidate da giunte di centrosinistra, non si è mai riusciti a trovare un punto di partenza per una interlocuzione". Qui il sindaco di Fano fa riferimento agli ‘scontri’ tra l’ex assessore fanese Samuele Mascarin e l’ad di Mms Mauro Tiviroli. Quindi il primo cittadino di Fano prosegue, dopo appunto aver messo in rilievo la valorizzazione di Aset, che "per tale motivo ritengo fondamentale che questo confronto avvenga in maniera equa, senza che nessuno imponga unilateralmente la propria visione con pari dignità di tutte la perti coinvolte. Su Aset e sul futuro dei servizi pubblici locali, voglio intraprendere un percorso trasparente, attraverso un confronto aperto e chiaro con la città".
Fine delle trasmissioni per cui occorrerà attendere il primo tavolo politico per capire il futuro delle due multiservizi. Ma è una partita col morto perché ieri mattina l’assessore regionale al settore, Stefano Aguzzi, parlando ai sindaci, nella sede della provincia in via Gramsci, ha detto che la regione è intenzionata ad andare avanti con la costruzione di un termovalorizzatore per risolvere il problema nel giro di cinque anni. Sulla scorta di questa scelta quindi nessun ampliamento sia della discarica di Monteschiantello e nemmeno di quella di Tavullia "perché la provincia è in questo autosufficiente fino al 2028". E sul termovalorizzatore il presidente della Provincia Giuseppe Paolini aggiunge: "Stima la regione di costruirne uno nel giro di cinque anni, ma a me dicono che di anni ce ne vogliono una decina. Comunque sul termovalorizzatore Aguzzi ha l’appoggio di Maurizio Gambini, sindaco di Urbino". A questo punto di che perleranno Biancani e Serfilippi, di una società di scopo per gestire i rifiuti, bypassando fusioni?
m.g.