SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Scuole al via: cosa va e cosa no. Materna di via Filzi, guai risolti. Alla Rodari nessuna bonifica

Oggi la prima campanella per 45.345 studenti della provincia: ecco i nodi degli edifici. Intanto pesa il calo demografico: -20% di iscritti in 5 anni negli asili, -14,4% alla primaria .

Scuole al via: cosa va e cosa no. Materna di via Filzi, guai risolti. Alla Rodari nessuna bonifica

Oggi la prima campanella per 45.345 studenti della provincia: ecco i nodi degli edifici. Intanto pesa il calo demografico: -20% di iscritti in 5 anni negli asili, -14,4% alla primaria .

Oggi primo giorno di scuola per i 45.345 studenti della nostra provincia. La campanella suonerà per 5.149 bimbetti dell’infanzia (3-6 anni); per i 13.262 alunni della primaria; per i 9.666 iscritti ad una delle 51 scuole medie della provincia e infine per i 17.268 studenti delle superiori.

Sono anni che la scuola attende l’onda lunga del calo demografico, spesso citato anche dagli amministratori locali quando si tratta di prendere una decisione riguardo agli investimenti di edilizia scolastica. Ad oggi non esiste un’analisi al riguardo: sarebbe interessante invece dotarsene. Possiamo dire che, numeri alla mano, forniti dall’Ufficio scolastico regionale e tracciati sul Carlino di anno in anno, la provincia ha segnato una riduzione del 20% di iscritti all’infanzia: negli ultimi cinque anni 1.280 bimbetti in meno hanno varcato la soglia di una materna del territorio provinciale. Alle elementari, dove scatta l’obbligo scolastico, la flessione è stata del 14,4%: all’appello, nel giro di 5 anni, sono mancati 2.230 bambini. Rispetto all’anno scorso la differenza è risicata: - 8% all’infanzia e -3% alla primaria. "Va constatato che il trend è certamente in negativo, come nel resto d’Italia – osserva Alessandra Belloni, alla guida dell’Ufficio scolastico provinciale –, ma lo scarto tra il 2023 e il 2024 è assolutamente fisiologico".

Insomma il fenomeno, per ora è contenuto: quindi non è sbagliato investire nell’ammodernamento delle strutture scolastiche come ha fatto, per esempio, il Comune di Pesaro che entro il 2026 battezzerà almeno quattro nuovi plessi – demolito il vecchio e ricostruito il nuovo – tra cui la primaria e la media dell’IC Dante Alighieri; la materna Skarabokkio; la primaria Anna Frank. Nuovo sulla scena sarà invece il nido alla Torraccia. Rientrano negli investimenti importanti anche la nuova palestra alla Pirandello o l’adeguamento sismico, per 600mila euro, della media Manzoni.

Oggi il sindaco Andrea Biancani con gli assessori Camilla Murgia e Riccardo Pozzi, infatti, inizierà il giro per augurare un buon anno scolastico da via Girolamo Frescobaldi, a Villa San Martino. Gli amministratori saluteranno gli alunni della Manzoni, anche per fugare, incontrando l’intera comunità scolastica, ogni "allarmismo infondato – spiegano – circolato nei giorni scorsi riguardo la difficile convivenza tra il cantiere per l’adeguamento sismico e disagi per l’inizio della scuola".

Restando a Pesaro, è sulla manutenzione invece che il Comune deve migliorare le prestazioni sia nella quantità che nei tempi di intervento. Se sono state eliminate le criticità della materna La Giostra in via Filzi – seconda tappa del tour odierno del sindaco – è tutt’altro che sanato, invece, il problema della primaria Rodari di via Recchi. Ad oggi, le aule che sono state chiuse a giugno non hanno subito alcuna bonifica: alla fine della scuola sono state chiuse in via prudenziale, visti i precedenti di inquinamento ambientale che nel 2014 portarono allo sgombero totale della scuola. Ieri abbiamo cercato l’assessore MIla Della Dora per conoscere l’esito delle analisi fatte su vistose e maleodoranti macchie comparse lo scorso anno scolastico nelle aule ad oggi ancora chiuse, ma non siamo riusciti a parlare con l’assessore.