Il compleanno di Raffaello è stato festeggiato con una mostra a lui dedicata. Un’esposizione nelle sale del Collegio Raffaello di Urbino (che sarà permanente): grazie alla tecnologia si potrà vivere come esperienza realistica l’idea di essere di fronte a opere del divin pittore. "L’arte di Raffaello e di ogni artista è sempre fruibile anche se è un verbo che non è bello perché fruire è qualcosa di materiale – ha detto il pro sindaco Sgarbi –. Le opere d’arte servono per essere felici e dialogare con Dio. Urbino è un luogo centrale del mondo, una grande città europea ma l’attività di Raffaello è sempre stata fuori. L’idea, potentemente perseguita dal sindaco, è stata quella di avere una selezione di riproduzioni particolarmente sofisticate delle sue opere. Un invito poi a raggiungere i luoghi dove queste sono esposte. In questa città c’era il suo pensiero, c’era Baldassarre Castiglione e queste opere sono la proiezione del suo pensiero costante del luogo dove è nato. Nell’arte di Raffaello vediamo tutto quello che Urbino gli ha dato e che lui non ha potuto dare a Urbino perché è stato chiamato fuori per lavoro ed è morto troppo giovane per tornare. Il Rinascimento con Raffaello, subito dopo Piero Della Francesca, ha fondato una lingua unica di pittura che ha unito l’Italia. Urbino è capitale italiana dello Stato di Raffaello".
"Questa mostra l’abbiamo pensata a lungo ed è una prima parte, trenta opere riprodotte in maniera fedele per portare in unico luogo i quadri realizzati da Raffaello – ha aggiunto il sindaco Maurizio Gambini –. L’idea è rivolta soprattutto alle scolaresche che vengono in città. Il progetto fatto grazie al Legato Albani continuerà per completare la collezione e sarà aperta gratuitamente, per sempre, per i cittadini e gli studenti. Sarà a pagamento invece per i turisti".
"Questa mostra nasce dalla volta di omaggiare il più grande artista di Urbino, Raffaello Sanzio. L’abbiamo inaugurata il 28 marzo, il giorno del suo compleanno – spiega Alice Lombardelli, curatrice dell’esposizione –. Con se porta un entusiasmo enorme e vuole continuare il dialogo che Raffaello ha sempre continuato a tessere con la città di Urbino, interrotto solo dalla storia. Infatti la sua opera la si ricorda soprattuto per i suoi periodi di lavoro a Roma, Firenze e in Umbria, anche se la città l’ha sempre portata con lui: nei paesaggi, nella bellezza e nella firma Raphael Urbinas".
Vittorio Sgarbi ha poi rivolto un pensiero ai suoi dieci anni a Urbino. "Urbino, sorella di Pesaro è capitale senza che nessuno glielo dica. Sono molto grato a Urbino. Finendo il mio mandato di pro sindaco ringrazio la città per quello che mi ha dato e mi scuso per quello che non ho fatto. Sarò presente in Consiglio a riferire le attività di questa 10 anni, i primi come assessore e gli ultimi da pro sindaco".
Francesco Pierucci