ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Volo di 100 metri, chi è l'escursionista di Pesaro morta a Cortina

La donna, 49 anni, bancaria e madre di due figli, è scivolata lungo un sentiero

I soccorsi non hanno potuto fare nulla per Silvia Palazzi (nel riquadro)

I soccorsi non hanno potuto fare nulla per Silvia Palazzi (nel riquadro)

Pesaro, 29 settembre 2019 - Il piede  che scivola, sulla ghiaia e sull’erba umida, lei che non riesce a riprendersi, precipita nel burrone e muore. E’ la tragedia che ha visto vittima ieri, intorno alle ore 16, Silvia Palazzi, pesarese 49enne, figlia unica, sposata, madre di due figli, impiegata di banca. L’incidente è avvenuto lungo un sentiero, il numero 421, che dal Rifugio Dibona sale al Pomedes, a Cortina (Belluno) .  

Silvia si era trattenuta qualche giorno in più in vacanza col marito, Andrea Guerra, 50 anni, che lavora alla Isofom, azienda che produce pannelli isolanti termici , situata a Borgo S. Maria. Proprio in occasione di un ricevimento organizzato dalla stessa ditta, la coppia era stata invitata a Venezia. Poi però da lì avevano deciso di trattenersi fino al week end, trasferendosi a quel punto nella vicina Cortina. Ed è su un sentiero di montagna che è avvenuta la tragedia. La madre (ha due figli, un maschio di 15 anni e una femmina di 12) è precipitata per diverse decine di metri dopo la caduta.

Il marito stava camminando a pochi metri da lei. Silvia è stata raggiunta dal personale medico dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, cha ha subito iniziato a praticarle le manovre di rianimazione poi è stata soccorsa da personale Sagf, elitrasportato sul posto. Purtroppo per lei però non c’è stato nulla da fare. Una volta constatato il decesso, la salma è stata ricomposta e attraverso una barella trasportata al Rifugio Dibona, in attesa del carro funebre.  

«A mia figlia – dice il padre, la voce incrinata dalle lacrime, Cesare Palazzi, pensionato, che anni fa aveva un negozio di alimentari in centro, e ieri era, distrutto, nella sua casa di via del Campo sportivo, dove vive proprio attaccato all’appartamento della figlia – piaceva molto la montagna, ci andava spesso d’estate, ma non riusciamo a capacitarci di cosa sia successo. So solo che l’ho vista partire da questa casa felice, sorridente, e la vedrò tornare in una bara di legno. Era la mia vita, e ora non ce l’ho più». Vicino a lui, distrutta dal dolore anche la madre di Silvia, Gabriella Melotti. Gli anziani genitori sono stati avvertiti ieri pomeriggio dallo stesso genero. Silvia lavorava all’Intesa San Paolo, prima lungo il Corso, ora in un’agenzia di Montecchio. Da fissare la data dei suoi funerali.