REDAZIONE PESARO

Spacca richiama Ricci all’ordine : "Le divisioni ci faranno perdere"

Il fondatore di Base Popolare replica all’ex sindaco: non puoi paragonare Pesaro al cratere del sisma

Una recente stretta di mano tra il fondatore di Base Popolare, Gian Mario Spacca, e l’ex sindaco di Pesaro,. Matteo Ricci

Una recente stretta di mano tra il fondatore di Base Popolare, Gian Mario Spacca, e l’ex sindaco di Pesaro,. Matteo Ricci

Divisi si perde, uniti (forse) si vince. E’ uno dei messaggi di base contenuti nella replica che fa Base Popolare all’intervista di Matteo Ricci, pubblicata sul nostro giornale ieri, in cui l’ex sindaco ora europarlamentare commentava l’appoggio della Regione (coi famosi 40mila euro in partenza) a Norcia per la candidatura a Capitale europea della Cultura 2033, tirando in ballo anche Gian Mario Spacca, leader di Base popolare, che aveva nei giorni precedenti proposto a Ricci di unire le forze. E nel comunicato diffuso ieri, Spacca ribadisce il concetto.

Quello che conta, si legge nella nota di Base Popolare, è "il contesto di partenza nel quale la candidatura viene costruita: più il contesto della città candidata è negativo, di crisi, e più quella candidatura sarà favorita. Ovviamente, il progetto, dovrà prevedere attività ed investimenti con ricadute permanenti che migliorino la condizione dei luoghi e lo stato di crisi di partenza. Se queste due condizioni saranno presenti il progetto potrà competere davvero".

Quindi? "Ora – continua la nota – accostare la situazione di Pesaro (che vive di una tradizione culturale solida e di un presente vivace e prospero), con quella del cratere che forma la Civitas appenninica che comprende ben 87 comuni, con un’economia praticamente distrutta dal sisma che causò ben 300 vittime, ma che tenacemente vuol ripartire proprio dalla sua vocazione e dalle sue eccellenze culturali ed ambientali, ci sembra un confronto impari e che deve far riflettere circa le possibilità future di successo dei due progetti. È anche vero che le due candidature, essendo libere, potrebbero pure camminare parallelamente, nessuno lo vieta. La Regione potrebbe sostenerle entrambe...".

"Ma la Regione Marche farebbe bene, a nostro avviso, ad istituire da subito un tavolo politico, di confronto e di dialogo, tra le due realtà. In quanto alla città di Norcia riteniamo che la sua collocazione geografica sia un falso problema poiché la città è soltanto uno strumento per la presentazione della candidatura dell’area del sisma. La scelta della città umbra potrebbe rivelarsi azzeccata per le sue caratteristiche e per la presenza di San Benedetto, patrono d’Europa".