Studenti dalla Polizia: "Dateci più sicurezza"

Il caso del molestatore delle ragazze si allarga: non si sentono sicure e ieri si sono presentate in in massa al Commissariato

Studenti dalla Polizia: "Dateci più sicurezza"

Studenti dalla Polizia: "Dateci più sicurezza"

Dopo le segnalazioni, rimbalzate in questi giorni anche sui social network, di alcuni tentativi di avvicinamento, aggressioni e molestie ai danni di ragazze, che sarebbero riconducibili allo stesso giovane, un gruppo di studenti e studentesse ha chiesto un confronto alla polizia di Stato. Una cinquantina di loro si è radunata ieri in piazza della Repubblica, tramite passaparola, dirigendosi poi in Commissariato per domandare a che punto fossero le indagini, se ci fosse qualche provvedimento in vista nei confronti del giovane e se potessero fare qualcosa per proteggersi.

Inizialmente, tre di loro sono entrate nella struttura per un dialogo diretto, mentre il resto è rimasto fuori, in attesa. Dal gruppo, alcune ragazze hanno detto di non sentirsi sicure e, quando possibile, di girare almeno in coppia, oltre un certo orario. Poi c’è stato un secondo confronto, all’esterno, in cui la polizia ha dialogato con tutti i presenti, innanzitutto confermando che il giovane sia stato identificato e denunciato, dopo le aggressioni, e che pare manifesti dei comportamenti sconnessi. Tuttavia, la polizia non può applicare autonomamente dei provvedimenti restrittivi e per questo è stata avvisata l’autorità giudiziaria.

Per fare prevenzione è stato però previsto un pattugliamento, insieme ai carabinieri. Non soddisfatti, e soprattutto preoccupati, gli studenti hanno chiesto di vagliare tutte le opzioni, per proteggerli, insistendo anche con i servizi sociali del Comune e dell’Ast. "La dialettica con voi è al primo posto, però capite quanto noi donne siamo sotto alla lente d’ingrandimento, in questi casi – ha detto una studentessa –. Chiediamo che la cosa abbia più peso per voi". All’iniziativa si è poi unito il presidente del Consiglio degli studenti, Giovanni Alvarez, che ha commentato: "Per porre rimedio ai casi di molestie serve uno sforzo corale delle forze dell’ordine, togliendo magari delle pattuglie dal centro o dai controlli con l’etilometro e distribuendole sul territorio. Non è solo questo soggetto il problema. Capisco che abbiate forze ridotte e che ci sia una giurisprudenza vaga, ma c’è bisogno di una campagna di prevenzione a tappeto". Al termine, la polizia ha aperto a un nuovo confronto con gli studenti, più strutturato, e a mantenere un dialogo e un contatto con loro.

n. p.