ANDREA ANGELINI
Cronaca

"Sul tartufo occorre fare squadra". L’entroterra studia come promuoverlo

Incontro sul futuro di una delle risorse fondamentali del territorio. Presenti diverse amministrazioni

Nelle Marche operano circa 16 mila cercatori di tartufo e ci sono 1.677 tartufaie controllate. Ecco un. momento dell’incontro sulla risorsa del territorio

Nelle Marche operano circa 16 mila cercatori di tartufo e ci sono 1.677 tartufaie controllate. Ecco un. momento dell’incontro sulla risorsa del territorio

Nelle Marche operano circa 16 mila cercatori di tartufo, ci sono 1.677 tartufaie controllate e coltivate per un totale di circa 3.300 ettari di terreno agricolo impegnato: facile capire che con questi numeri serve un patto che coinvolga tutto il mondo del pregiato fungo epigeo. "Siamo di fronte a una sfida importante per il nostro territorio -ha detto il sindaco Stefano Parri, padrone di casa in un incontro sul futuro del tartufo tenutosi ieri- che deve diventare la destinazione del turismo enogastronomico legato al tartufo a livello nazionale e internazionale. Un traguardo possibile da realizzare con una progettualita` comune, facendo sistema, attraverso una strategia condivisa con la Regione Marche e non con misure spot che riteniamo inefficaci".

Con un valore di mercato nazionale di circa 200 milioni di euro, 73 mila cavatori coinvolti, il tartufo ha un alto potenziale per lo sviluppo delle aree interne, in connessione con molteplici tipologie di attivita` turistiche. Erano presenti le amministrazioni di Acqualagna, Apecchio, Fossombrone e Amandola, città del tartufo marchigiano: "La Regione ha un ruolo fondamentale con l’obiettivo di comunicare insieme un solo messaggio -hanno convenuto sindaci e assessori-, un unico territorio con l’orgoglio di avere piu` domanda di tartufo, anche se meno offerta. Dopo aver formalizzato tra noi Citta` del Tartufo, invieremo il documento alla Regione, al presidente Acquaroli, che ha la delega del turismo, all’assessore Antonini, che guida il tavolo permanente della filiera sul tartufo". "La Regione Marche -ha concluso il consigliere regionale Giorgio Cancellieri- puo` prendere in mano il coordinamento e la promozione di tutte le iniziative sul tartufo dei comuni del territorio che si mettono in rete, affinche` il turismo gastronomico regionale possa crescere in maniera esponenziale che hai dei numeri troppo bassi rispetto ai meriti, grazie alla visione allargata e alle capacita` strategica che possiede". Durante la giornata si è parlato anche si "Turismo enogastronomico come driver di sviluppo: quali strategie?" a cura di Fabio Musso e Elena Vigano`, docenti dell’Universita` degli Studi di Urbino Carlo Bo. In platea Claudio Calevi, direttore di Coldiretti Pesaro e Urbino, il presidente e il direttore del Gal Montefeltro Sviluppo, rispettivamente Bruno Capanna e Domenico Fucili, capofila di un nuovo progetto turistico regionale "Sapori delle Marche Rurali".

Andrea Angelini