
L’assessore al turismo del Comune di Fossombrone, Federica Romiti
In uno scambio polemico in cui si ha l’impressione che le due parti conteggino dati differenti (le proverbiali mele con le pere?), l’ultimo scontro tra minoranza e maggioranza di Fossombrone verte sul turismo, più esattamente sulle presenze turistiche in città. L’assessore al turismo di Fossombrone, Federica Romiti, respinge le accuse circa un presunto calo turistico mosse dalla minoranza di Progetto Comune. Secondo i dati ufficiali della Regione Marche, sostiene infatti l’assessore, nel 2023 Fossombrone ha registrato 5.361 arrivi e 16.774 pernottamenti, superando territori come Pergola e Mondavio. Romiti contesta l’interpretazione dei dati relativi ai musei, sottolineando che il turismo non si misura solo con gli ingressi alla Quadreria Cesarini o alla Pinacoteca comunali: "La nostra missione è accrescere il valore del turismo come indotto per l’economia cittadina", afferma la responsabile del turismo, evidenziando l’importanza di considerare l’impatto su ristoranti, negozi e strutture ricettive.
Riguardo alle presenze museali, Romiti precisa che il calo reale è dell’11%, non del 20% come affermato dall’opposizione. Inoltre, includendo i visitatori della mostra su Anselmo Bucci, le presenze del 2023 si avvicinano a quelle del 2019. Confcommercio, partner nella gestione museale, sottolinea l’importanza di conteggiare anche i visitatori della chiesa di San Filippo, attualmente non inclusi nelle statistiche. La strategia turistica di Fossombrone include eventi legati al semestre archeologico, bigliettazione online, servizi di comunicazione digitale, collaborazioni con enti del territorio e potenziamento del Cammino dei Cappuccini.
Ma Progetto Comune, dal canto suo, ribadisce il punto: la giunta Berloni ha risposto alle nostre critiche sui deludenti dati di accesso alle strutture museali, contestando proprio i numeri che essa stessa ci ha fornito. Nel 2023, gli ingressi sono stati solo 3.743, un calo del 20% rispetto al 2019, quando erano 4.510. Questo nonostante un milione di euro speso per il Giro d’Italia e 90mila per “Lucincircolo“, iniziative che non hanno portato ai risultati sperati. Secondo Progetto Comune, "il 2024, in compenso, si preannuncia ancora peggiore: nei primi sei mesi, gli accessi sono stati appena 1.790. Il confronto con realtà vicine come Pergola e Mondavio, che vedono un aumento delle visite, è impietoso: siamo sotto di quattro volte (fonte Confcommercio)". Secondo l’opposizione "non basta citare l’aumento dei pernottamenti per coprire il fallimento. Se confrontiamo il rapporto tra presenze e estensione territoriale, Fossombrone non brilla affatto. Il vero indicatore turistico resta il numero di visite ai musei, perché chi li visita di solito lo fa anche con la città. Ma l’amministrazione sembra più interessata a salvaguardare la propria immagine, piuttosto che affrontare la realtà di una città che continua a perdere vitalità e attività".
a. bia.