
Martedì gli agricoltori partono, avanti fino a sabato: previste sfilate in città. Gabriele Rossi: "Un quintale di grano nel 2024 costava 46 euro, ora siamo a 28" .
Tornano i trattori. Ne sono previsti in arrivo 250 un po’ da tutta la provincia. Nella giornata di ieri una delegazione dell’associazione "Orgoglio Agricolo" si è recata in Questura per avere i permessi per i presìdi. Uno lo scorso anno venne fatto sulla rotatoria dell’uscita dell’autostrada. Viene messo nel conto anche un corteo in città dei grossi mezzi agricoli. La manifestazione è stata messa in calendario per il 28 gennaio, un martedì, ed andrà avanti fino a sabato.
Perché tornano a marciare i trattori? La risposta è la stessa dello scorso anno "perché nonostante le proteste e le promesse abbiamo ricevuto solamente in cambio solamente delle caramelle", dice il portavoce dell’associazione, il montecchiese Gabriele Rossi. Una protesta strana questa degli agricoltori perché a muoversi sono i produttori legati dalle varie associazioni di categoria "perché non fanno più sindacato", dice uno di quelli che protesta.
Le motivazioni?
"Lei pensi solamente a questo – dice Rossi – lo scorso anno un quintale di grano veniva pagato 46-48 euro. Quest’anno siamo scesi a 28-29 euro il quale e quindi un taglio del 30 per cento".
Non ci si sta più dentro?
"Esattamente, non si fa più pari anzi si va in rimessa. Perché poi nel conto bisogna metterci che il gasolio dal 2019 ad oggi è passato da 50 centesimi a 90, i concimi da 35 a 70. In queste condizioni non si può più andare avanti e per questa ragione abbiamo deciso di tornare a protestare, non solo a Pesaro, con i trattori perché vogliamo avere risposte e vogliamo anche che la gente sappia il perché di questa protesta".
Perché i cittadini dovrebbero solidarizzare con voi?
"Il perché glielo dico subito: un chilo di ferina viene pagato 22 centesimi, ma un chilo di pane la gente lo paga 4 euro e mezzo. C’è una forbice tra il produttore e il consumatore che non è giustificabile. Noi non facciamo pari e le persone pagano cifre che non sono giustificabili. Per questa ragione torniamo a protestare con i trattori ed a quelli che scenderanno da molti comuni della Provincia, si affiancherà anche una delegazione proveniente dalla vicina Romagna. Se non otteniamo risposte siamo decisi ad andare avanti".
Motori, traffico in tilt e poi?
"No. Noi abbiamo anche stilato un documento dove spieghiamo le ragioni della nostra protesta – continua Rossi – e lo daremo anche a tutti i sindaci della Provincia. Perché vogliamo che venga istituito un tavolo al fine di risolvere i nostri problemi. Vuol sapere una cosa che interessa tutte le persone che vanno a fare la spesa tutte le mattine?".
Certamente. Dica...
"Ho comprato ieri 3 arance e le ho pagate 2 euro e 40 quando in Sicilia le buttano sotto le gomme dei trattori. Sa un’altra cosa?"
Orecchie tese...
"Il grano lo importiamo dall’Australia, dal Canada, dalla Turchia. Dalle navi container arriva qui e viene anche classificato come grano italiano. Così non va bene".
m.g.