Tutti i riti della Pasqua: ecco dove si può andare

Dalla Tuba alla Passio, senza dimenticare gli oratori di Urbino. Urbania e Sant’Angelo in Vado lasciano spazio alla gastronomia.

Tutti i riti della Pasqua: ecco dove si può andare

Tutti i riti della Pasqua: ecco dove si può andare

I riti religiosi e le usanze della tradizione si fondono negli eventi di Urbino e del suo entroterra nel periodo pasquale. A Cantiano, ad esempio, la Turba, monumentale rappresentazione della passione di Cristo, coinvolge tutti gli abitanti e chiama ogni anno a raccolta migliaia di visitatori nel giorno del Venerdì Santo. L’intero paese si trasforma in un grande palcoscenico all’aperto, dove questa sera dalle 20 vanno in scena i canti sui sagrati delle chiese e poi centinaia di figuranti in costumi d’epoca con imponenti scenografie rappresentano la congiura, l’ultima cena, il processo, la salita al Calvario e la resurrezione. Un evento che sa trasmettere una grande carica emotiva e porta avanti una tradizione che si ripete dal Medio Evo pescando da diverse forme espressive, a cominciare dal teatro popolare. Anche a Serravalle di Carda, in comune di Apecchio, ai piedi del Monte Nerone la tradizione è riportare in scena la storia di Gesù con la rappresentazione della Passio. Questa sera dalle 21 il piccolo borgo si anima con scene di vita quotidiana di quel tempo: le botteghe, le osterie, il mercato, i vecchi mestieri fanno da sfondo alle vicende della Passione di Cristo. Il momento più toccante, al termine della Via Crucis è quello della Crocifissione, rappresentato con grande forza drammatica.

Anche Urbino propone un ricco programma dedicato alla Pasqua. Saranno visitabili infatti gli oratori di San Giovanni Battista e San Giuseppe ma anche la mostra permanente “Raphael Urbinas“ al Collegio Raffaello e la Rocca della Fortezza Albornoz. Non solo religione però.

A Sant’Angelo in Vado il sabato della settimana santa è quello della Colazione di Pasqua, momento enogastronomico che invita tutti a sedersi a tavola e a condividere momenti spensierati. Dimenticatevi però cornetto e cappuccino: dalle 8 di mattina osterie e ristoranti della città servono i piatti della tradizione contadina come coratella di agnello e trippa, castrato ai ferri e lumache in porchetta, annaffiati da abbondante vino, in una riproposizione di quella che era la colazione di tartufai e boscaioli che dopo la sveglia all’alba e le fatiche nei boschi avevano bisogno di una robusta colazione. Ad Urbania il calendario delle manifestazioni pasquali è ricchissimo: "Abbiamo una serie di appuntamenti che possano far conoscere le tradizioni, le eccellenze e la nostra spontanea accoglienza – spiega l’assessore al turismo Nadia Bocconcelli –. Folklore e divertimento con il gioco del punta e cul la mattina di pasqua, enogastronomia e valorizzazione dei prodotti tipici con le colazioni di Pasqua in tutti i ristoranti ed enoteche durantine, cultura e intrattenimento con l’apertura dei musei e del Teatro Bramante e le visite con l’archeologo a Palazzo Ducale".

Andrea Angelini