
Il palazzo ducale di Urbania
Nell’antica Casteldurante sventola la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, prestigioso riconoscimento di non facile accesso che certifica le località eccellenti del turismo. L’iter per arrivarci è stato lungo: "Già in passato le amministrazioni si erano interessate a questo riconoscimento, ma all’epoca non tutti i criteri erano soddisfatti – spiega l’assessore al turismo Andrea Alessandroni –. Quello che c’è sempre stato è un’attenzione verso il turismo che caratterizza Urbania, e proprio in questi giorni c’è stato il riconoscimento ufficiale, con il raggiungimento di tutti i requisiti stringenti".
Urbania, dunque, premiata per il lavoro fatto?
"Questa è una città che sa fare turismo – continua Alessandroni – che sa unire iniziativa pubblica e privata per far crescere la comunità. Si pensi, ad esempio, ai tanti ristoranti che costellano il centro storico o ai 550 posti letto nelle strutture ricettive. Abbiamo piccole realtà ma di una qualità molto alta, qui le persone vengono e ritornano perché sono state bene e c’è un grande legame e spirito di iniziativa sia del comune che delle persone. C’è un legame di fiducia anche tra gli operatori del turismo e il nostro punto Iat, un servizio comunale, aperto tutto l’anno che sa dare risposte al visitatore, guidandolo tra il palazzo ducale, il barco, la chiesa dei morti o i musei, ma anche essere un punto di riferimento per tutta la vallata".
Arrivare a tingere Urbania di Arancione non è stato semplice però…
"Era un punto del programma elettorale e abbiamo lavorato sodo, assieme agli uffici, per portarlo a casa. La città soffriva le cicatrici del bombardamento che hanno modificato l’assetto della città con la ricostruzione post bellica. Questa certificazione nasce proprio a tutela dell’integrità del borgo e quasi sempre è assegnato a realtà che hanno un centro ben individuabile e circoscritto mentre Urbania è più diffusa e abbraccia più epoche storiche con le sue bellezze".
Vi attendete ricadute?
"I numeri degli altri comuni dicono che gli ingressi turistici dopo la certificazione aumentano fino all’80%, così come l’apertura di nuove attività di ristorazione o di accoglienza. Certo è che noi continueremo a insistere e a investire sul turismo, vogliamo crescere e diventare una destinazione riconoscibile, essere un punto di riferimento anche per un entroterra che si spopola sempre più".
Andrea Angelini