Vaccini ai 60enni, il 20% rifiuta AstraZeneca

Su 710 prenotati, oltre 100 hanno detto no. La storia di Silvano, colpito di infarto causa virus: "Io ho accettato"

Partite da ieri le vaccinazioni all’ex Ristò dedicate anche alla fascia 60-65. Si abbassa quindi l’età ma le complicazioni rimangono sempre le stesse, infatti risultavano prenotate 710 persone effettive che nella sola giornata di ieri si sarebbero dovute sottoporre alla propria dose di vaccino, ma in realtà la sola presenza di AstraZeneca ha rovinato i piani. Più di 100 persone o hanno rifiutato il vaccino o non si sono nemmeno presentati in loco, non rispettando la propria prenotazione e consolidando così il solito dato dei del 20% di persone che rifiutano, quando è presente AstraZeneca.

Una giornata poco produttiva, quindi, che andava ad un ritmo lento seppur si fossero aperte le prenotazioni anche ad altre fasce. Quattro medici presenti, quattro volontari della Croce Rossa e altrettanti della Protezione Civile che si sono ritrovati uno scenario semi-deserto davanti a loro.

I vaccinati però si sono dimostrati soddisfatti del trattamento: nessun sintomo riscontrato e la paura del virus, per loro, è più alta di qualsiasi vaccino presente e lo raccontano bene i due coniugi Donatella Vanucci e Silvano Pellegrini: "Purtroppo abbiamo subito sulla nostra pelle questo virus, e forse, solo quando lo provi riesci a capire il terribile male che è - poi continua Donatella - mio marito ha avuto un infarto subito dopo essere guarito dal Covid, i medici ci hanno detto che molto probabilmente l’infarto è stato una concausa del virus, per questo noi abbiamo deciso di vaccinarci anche con AstraZeneca, il vero avversario è solo il Covid-19"

Intanto ieri, lunedì, solo 12 nuovi casi nella nostra provincia e nessun decesso, tre invece nell’intera regione. Salgono invece i ricoverati (392; +2), in calo i degenti in intensiva (58; -1) e Semintensiva (104; -2).

Giorgia Monticelli