
Di nuovo in servizio il biologo messo alla porta da Marche Nord
A volte ritornano. Succede infatti che il biologo Massimo Valentini (in foto), che fu protagonista di una lunga battaglia contro la defunta azienda ospedaliera Marche Nord, finita innanzi al giudice del lavoro che reintegrò il professionista malgrado l’azienda l’avesse di fatto messo alla porta, è tornato in forze all’Ast. E’ stato reclutato tramite un contratto di collaborazione professionale rivolto a medici in quiescienza, cioè in pensione: il primo contratto da marzo a maggio; e poi un rinnovo da maggio a fine ottobre. Il motivo è ben spiegato nella determina, dove si parla di "difficoltà di reclutamento nel profilo di tecnico di laboratorio biomedico", alla luce dell’infruttuosa analisi della graduatoria e del tempo necessario a indire un nuovo concorso. E poi si fa anche riferimento, in relazione alla succesiva proroga, alla necessità di "assicurare un congruo periodo di affiancamento alla neoassunta dottoressa Andreoni" che ha di recente preso servizio in un settore molto specialistico, in cui "l’unica altra esperta è assente per congedo straordinario".
Nell’ottobre del 2021 Valentini, allora 67enne, sarebbe dovuto andare in pensione. Ma qualche mese prima, ad aprile, chiese di poter permanere in servizio, manifestando la volontà di dare il proprio contributo, accanto ai suoi colleghi, nel difficile periodo dell’emergenza pandemica. L’azienda rispose picche, diffidandolo dal presentarsi al lavoro. Valentini (con l’avvocato Luca Morena) presentò ricorso davanti al giudice del lavoro, che riconobbe al biologo il diritto a permanere in servizio. Nel frattempo, defunta Marche Nord, costituita la nuova azienda sanitaria territoriale, cambiati i vertici, proprio il dottor Valentini, finalmente pensionato, è stato richiamato in servizio.
b.i.