
Viaggio nella prossima Serie C. Non c’è traccia di un altro Cesena
Niente tirannie nel prossimo girone B? Parrebbe di sì. Un nuovo Cesena non si vede all’orizzonte, tantopiù che le società più blasonate hanno problemi urgenti da risolvere, dopo aver perfino faticato ad iscriversi. Sarà un campionato più democratico (forse) e ci sarà la possibilità per la Vis (forse) di ambire a una salvezza più tranquilla. Vediamo. L’Ascoli si porta dietro tutti i mali della retrocessione, a cominciare dai debiti, che il paracadute allevierà solo in parte, mentre patron Pulcinelli ha fatto sapere che venderà ma si scontra con la mancanza di offerte credibili. L’altra retrocessa Ternana è alle prese con un organico da rifondare (e ringiovanire) e ha scelto come allenatore l’ex Primavera Milan Ignazio Abate. La Spal dell’avvocato Tacopina la retrocessione di due anni fa l’ha scontata (in parte) col pessimo campionato trascorso e si porta dietro il fardello della penalizzazione (- 3) e di 28 giocatori sotto contratto. Sull’allenatore, idee poco chiare: scemando Mimmo Di Carlo, prende corpo la candidatura dell’ex Juve Massimo Brambilla. A Perugia, perdurante la contestazione dei tifosi verso la presidenza Santopadre, tiene banco la possibile cessione della società; in questo quadro, assume valore relativo la conferma di mister Formisano; intanto, a seguito del mancato riscatto della Salernitana (a 900.000 euro), il Grifo si ritrova la proprietà di Iannoni, un pezzo pregiato, ma il giocatore ha fatto sapere di voler restare solo con un progetto a vincere. Quanto a contestazioni, a Pescara il clima è ancora peggiore verso patron Sebastiani; il probabile ingresso di Rosettano Navarra, in uscita da Pontedera, parrebbe preludere a una svolta societaria. Tra le certezze della prossima stagione, piazze solide come Sassari: la Torres del confermato Alfonso Greco, reduce da una stagione record, riparte dall’organico che ha conteso a lungo il primo posto al Cesena. Su quel telaio il diesse Colombino ha previsto 4-5 innesti. La cessione del talento Ruocco? "Solo a cifre importanti". Anche a Gubbio la base, sia societaria che tecnica, c’è, eccome. Ora impazza il toto-allenatore (Dossena, Taurino), dovendosi sostituire mister Braglia finito alla corte del neopromosso Campobasso, una piazza che oltre a portare tanto entusiasmo fa già intuire intenzioni bellicose. L’Arezzo, affidato al nuovo mister Emanuele Troise (ex Rimini) non nasconde le proprie ambizioni, vedi il tentativo di ingaggiare l’ex bomber dell’Ancona Spagnoli. La Lucchese procede con la conferma di Gorgone ma cambia diesse (Ferrarese il nuovo) e probabilmente dirà addio al richiestissimo Rizzo Pinna. Il Pontedera del dopo Max Canzi, approdato alla Juve Women, affida la squadra all’ex Genoa Primavera Alessandro Agostini e va avanti col progetto giovani. Dopo il cambio in panchina (dentro Antonio Buscè, ex Vibonese) il Rimini se la prende comoda sul mercato: "Abbiamo già una buona bese", dice il dt Di Battista. Il Pineto è affezionato ai tecnici della bassa Marca: dopo Amaolo (Porto San Giorgio) e Beni (San Benedetto) ecco Mirko Cudini (Sant’Elpidio a Mare). Il Sestri Levante di patron Risaliti punta su un nuovo tecnico, Andrea Scotto, ex giovanili Entella; e annuncia il miglior acquisto: il ristrutturato (finalmente) stadio Sivori. Profilo basso per la Virtus Entella, che va avanti con Fabio Gallo in panchina. Fra le neopromosse, la Pianese conferma mister Prosperi e il suo staff, il Carpi Cristian Serpini. Mancano all’appello una seconda squadra di A e una in discesa dal nord, che conosceremo entro fine mese. E così il girone sarà completo.
Già decise le date della stagione: si parte il 25 agosto, si finisce il 27 aprile, coppa Italia dall’11 agosto. Tutto fissato con largo anticipo, a vanto e gloria del presidente di Lega Marani.