
Viale Trieste a piedi: "Ma qui dove si passa?". Divieti, fioriere e lavori. Esordio tra le proteste
Viale Trieste. Come il primo giorno di scuola. Entrano in classe i ragazzini e non trovano il maestro. Tutti sopra i banchi, i gessetti che volano e via dicendo. E così è stato ieri mattina in viale Trieste per l’inizio dell’isola pedonale che parte da via Leonardo Da Vinci per arrivare all’hotel Mare, quindi all’altezza delle colonie di Villa Marina dove lato monte stanno finendo di ultimare il lunapark.
Il primo giorno... di scuola si apre con l’autista di un pullman di Bari che doveva lasciare il primo tratto del viale procedendo verso nord fino ad arrivare in viale Zara. Scende ed inizia a urlare davanti ai passanti: "Ma come... si fa a fare un lavoro così che non si riesce a passare, non si sa come uscire. Almeno un vigile lo potevano mettere". Fino a quando un passante si ferma e dice: "Faccia manovra che la guido io". E così il pullman riesce a risalire al ‘pelo’ tra due ali di macchine parcheggiate lungo viale Zara per imboccare la statale.
Prima di arrivare davanti all’hotel Charlie e quindi poco prima di viale Marconi, altro ‘posto di blocco’ perché Fabrizio Oliva che usciva dall’hotel Caravelle ferma la macchina con dei dipendendi della società "Garden Play", che hanno allestito gli arredi del viale: "Ma mi dite che vi ha detto si posizionare quelle grandi vasche in cemento (fioriere, ndr) accanto alla pista ciclabile che i pullman in sosta per caricare e scaricare persone e valige non riescono nemmeno ad aprire le porte?". Dalla macchina, un operaio risponde: "Abbiamo fatto quello che ci hanno detto di fare...". Esce poi dalla gelateria ‘Juri’ Fabio Fazi, il figlio del titolare della catena di gelaterie: "Ma con tutto il posto che c’è in viale Marconi, proprio qui davanti la sosta dei pullman? Fra l’altro con il carico e lo scarico si vedono i ciclisti della pista ciclabile fare degli slalom per non investire chi scende con le valige. In viale Marconi ci sono due piste ciclabili che non usa mai nessuno...". Meglio fermare i pullman lì.
Una delle grandi fioriere in lamiera (alcune parti già arrugginite) è collocata all’uscita di via Ninchi, strada che serve l’Imperial Sport, il Perticari ed anche il Metropol. E’ collocata proprio sull’angolo di viale Trieste "e quindi i camion dei fornitori che la mattina servono tutte le attività se sono grossi sono costretti ad un slalom che imboccare viale Trieste e raggiungere viale Leonardo Da Vinci. E poi... sugli spigoli delle fioriere hanno messo dei nastri adesivi per segnalare il pericolo – continua Fabrizio Oliva –. Se devo essere sincero è uno schifo e ho chiamato anche l’assessore Pozzi invitandolo a venire a vedere. Cosa mi ha risposto? Che farà un giro per il viale lunedì".
Finita qui? No, perché come tutte le estati si è al tutti contro tutti. I grossi mezzi per il movimento terra che devono fare il ripascimento delle spiagge sul lato di Levante, stanno lavorando tra due fuochi. Perché c’è qualche albergatore che ha chiesto un attimo di pace all’alba, e sull’altro fronte ci sono i bagnini imbestialiti: "Siamo a giugno e ancora non si possono piantare gli ombrelloni perché tarda il ripascimento. Ma sarà possibile lavorare in questo modo?".
E siamo al primo giorno di scuola perché poi inizia il problema dei weekend a tutta birra e musica lungo viale Trieste: l’altro "Ok corral" che vede i giovani da una parte e gli albergatori sul fronte opposto. L’estate che torna, portandosi dietro tutti i suoi problemi antichi.
m.g.