
Dopo il gol dei pesaresi, gli umbri hanno ribaltato il risultato prima con Cianci e poi con Donati. Sfumata una grande occasione
ternana
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vis pesaro
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TERNANA (3-5-2): Vannucchi; Loiacono, Capuano, Tito; Casasola, Aloi (1’ st Curcio), De Boer, Corradini, Martella (1’ st Donati); Cianci (37’ st Carboni), Cicerelli (37’ st Ferrante). All. Abate. A disp. Vitali, Mattheus, Ferrara, Bellavigna, Donnarumma.
VIS PESARO (3-4-2-1): Vukovic; Palomba, Tonucci (38’ st Tavernaro), Bove (10’ pt Peixoto); Zoia, Paganini, Pucciarelli, Cannavò; Di Paola, Orellana (20’ st Okoro); Nicastro (20’ st Molina). All. Stellone. A disp. Pozzi, Mariani, Neri, Ceccacci, Obi, Forte, Busato.
Arbitro: Vogliacco di Bari.
Rete: 17’ pt Cannavò, 6’ st Cianci, 26’ st Donati.
Note – Spettatori 3.919, di cui 2.233 abbonati, incasso totale 27’904 euro; tifosi vissini assenti per protesta contro le limitazioni imposte; ammoniti Tonucci, Peixoto, Molina, De Boer, Okoro, Palomba; espulsi 43’ st gli allenatori Stellone e Abate; angoli 9-1; recupero 2’ + 6’.
Un tempo e passa di qualità, tanto da accarezzare l’idea di poter essere grandi anche a casa delle grandi. Poi la dura realtà, perché certe squadre non stanno lassù per caso. Al Liberati, dove in tempi recenti aveva colpito, alla Vis è mancata la tenuta sulla lunga distanza, ma aveva di fronte una delle prime due forze del campionato, obbligata a giocarsela alla morte.
C’è stato un passaggio cruciale dentro il big match della 24^ giornata ed è stato quando Di Paola, magistralmente imbeccato da Pucciarelli, ha fallito il pallone del 2-0 in avvio di ripresa calciando addosso a Vannucchi. Sarebbe stata una mazzata per le Fere, da lì in poi è stata un’altra partita, a senso unico. Vis sotto assedio, martellamento costante sulle due fasce, cross a ripetizione e ribaltone in tempi rapidi.
Era cominciata male per gli uomini di Stellone, con Bove finito subito ko dopo un recupero in extremis su Cianci; dentro Peixoto e Zoia a scalare.
Il duello da scintille tra Tonucci e Cianci ad infiammare presto l’arena. Ma era cominciata anche col gol della Vis, secondo chiare attitudini: cross arcuato di Orellana respinto da Vannucchi e artigliato da Cannavò, destro sul secondo palo, velo di Tonucci e portiere ingannato. Un gol con dentro diverse cose: la capacità di lavorare l’avversario ai fianchi, il contributo dei difensori in area.
Per un tempo la Vis ha fatto giocare male la Ternana, ha rischiato il giusto (un salvataggio di Nicastro sulla linea, un destro a lato di Corradini), ha concluso ancora pericolosamente con Nicastro. Già però si vedevano le avvisaglie di una sofferenza sulle corsie laterali, specie la sinistra con Peixoto in affanno su Tito e Cicerelli.
Nella ripresa, dopo i cambi vincenti di Abate, la sofferenza è venuta anche dall’altra fascia e la Vis è finita schiacciata all’indietro, incapace di presidiare a dovere l’area. Pressing vanificato, preventive saltate. Il pari – stacco di Cianci su cross di Cicerelli, prodezza di Vukovic e tap-in del bomber – non è giunto inatteso. Il raddoppio di Donati dopo 20 minuti di assalti furiosi (palle gol per Tito e Curcio) epilogo naturale.
Poca cosa la reazione vissina, dentro un finale nervosissimo pieno di zuffe che ha portato all’espulsione dei due allenatori: all’origine un episodio dubbio in area neroverde (Zoia giù in mischia) che ha scatenato il mister biancorosso. La Vis non ne esce ridimensionata ma malconcia: da valutare l’infortunio di Bove, squalifiche in arrivo per Tonucci, Peixoto e Palomba che erano in diffida. Con Coppola già fuori, non è un quadro incoraggiante.
Venerdì al Benelli arriva il Campobasso e non c’è molto tempo per rimettersi in sesto.