Volontari animalisti morti lungo l’A14: chiesto il processo per camionista pugliese

Stavano trasportando cani e gatti verso il nord quando hanno trovato la morte in un terribile schianto. Chiuse le indagini per omicidio stradale

Migration

Chiesto il processo per il camionista coinvolto lo scorso febbraio nell’incidente in autostrada, all’altezza di Gradara, dove morirono due volontari animalisti. Il pubblico ministero della procura di Pesaro, Giovanni Fabrizio Narbone, ha richiesto il rinvio a giudizio del giovane autista leccese, 24 anni, indagato per omicidio stradale con l’accusa di averlo provocato. Era l’alba del 7 febbraio e il camionista pugliese stava procedendo direzione nord quando a un certo punto ha perso il controllo del mezzo, un autoarticolato con semirimorchio. Da lì l’impatto prima con un altro mezzo pesante, guidato da un 42enne rimasto ferito, poi contro la barriera tra le due careggiate, finendo di traverso sull’autostrada A14. A quel punto il furgone dell’organizzazione no profit ‘4Zampe nel Cuore’ non ha potuto evitare lo schianto. A bordo c’erano i milanesi Elisabetta Barbieri, 63 anni, e il conducente Federico Tonin, 47enne, due ‘staffettisti’ che stavano accompagnando cani e gatti per l’adozione nel nord Italia. Ma per entrambi non c’è stato nulla da fare. Rimase ferito invece l’altro passeggero. Una tragedia che ha destato profonda commozione soprattutto tra le associazioni animaliste nazionali. Nell’impatto morirono anche un pastore tedesco che i volontari stavano trasportando, mentre gli altri animali che si sono salvati, sono stati condotti a destinazione da un camionista spagnolo di passaggio. Ora l’udienza preliminare, fa sapere lo studio legale 3A che rappresenta i familiari delle vittime, è stata fissata dal Gup per martedì 18 gennaio.