
Lorenzo Bucarelli, una pedina preziosa: c’è bisogno della sua «tigna»
Oggi si chiama Allianz Cloud, ma i ricordi sono rimasti incollati alle mura del mitico Palalido, restaurato e tornato a splendere dopo sei anni di chiusura. Stasera lì dentro la Vuelle (palla a due alle 20.30) non ci entra per sfidare l’Olimpia, ma la seconda squadra di Milano, l’Urania, fondata nel 1952. Dotata di un florido settore giovanile è stata promossa in serie A per la prima volta soltanto nel 2019. La truppa di Marco Cardani, che aveva iniziato la stagione sorprendendo tutti con tre successi consecutivi, è incappata poi in altettante sconfitte di fila e questa è l’ analisi pre-partita del coach lombardo: "Pesaro è un’avversaria da prendere con le molle. Difficile fare delle valutazioni tecniche molto accurate a causa dei cambi in panchina della Vuelle - sottolinea Cardani -. Leka è arrivato solo la scorsa settimana, per cui cercheremo soprattutto di focalizzarci sulle caratteristiche singole dei nostri avversari. I marchigiani hanno un roster fatto di qualità ed esperienza, in cui eccelle sicuramente Ahmad, stella della squadra ed uno dei migliori realizzatori del campionato. Dovremo cercare di nuovo di ritrovare energie, nonostante i problemi di acciacchi ed infortuni recenti e le sconfitte maturate nel finale. Anche a Udine siamo stati davvero commoventi, è mancata però la lucidità nei momenti decisivi, fattore su cui stiamo lavorando".
L’ultima sconfitta è stata il frutto di incredibili errori maturati in soli 30’’ quando l’Urania era avanti di 6 punti, ma c’erano fuori per falli sia Amato che Potts, i due registi che tengono in mano redini della squadra. Tanto che Cardani ha inserito Gentile a fare la rimessa, che sin lì non aveva messo piede in campo perché influenzato. La Carpegna Prosciutto dovrà cercare di sfruttare le insicurezze che hanno provocato gli ultimi tre stop, anche se maturati di misura contro avversarie di livello come Rimini (-8 in trasferta), Rieti (-5 in casa) e Udine (-1).
Spiro Leka ha potuto contare su una settimana quasi intera rispetto alla scorsa settimana in cui aveva preso in mano la squadra venerdì. Dopo la sconfitta con Verona e il lunedì di riposo, i biancorossi hanno lavorato di buona lena, mostrando - secondo il nuovo coach - uno spirito differente. "E di questo sono contento. Ma un conto è vederli in allenamento i giocatori, ed un altro vederli giocare sotto pressione". Chiaro il concetto: finchè ci sfidiamo fra noi va tutto bene, ma l’avversario e anche il fattore campo possono cambiare la faccenda. Dunque è una risposta importante quella che la Vuelle deve stasera al nuovo condottiero: Ahmad e compagni devono dimostrare che qualcosa è cambiato, sia nello spirito di gruppo, che nell’aggressività difensiva. I dettagli fanno la differenza nel basket: arrivare per primi sulle palle vaganti, evitare di concedere rimbalzi offensivi troppo facili agli avversari, non rifiutare i tiri quando sono aperti, avere un altro linguaggio del corpo quando si viene richiamati in panca. Essere squadra significa anche questo.
Elisabetta Ferri