Vuelle, Pasqua senza resurrezione. Reggio banchetta sulle macerie

Wright-Foreman subito in trappola, Cinciarini è l’ombra di se stesso. Totè infortunato, così salta il pivot

Vuelle, Pasqua senza resurrezione. Reggio banchetta sulle macerie

Vuelle, Pasqua senza resurrezione. Reggio banchetta sulle macerie

Carpegna Prosciutto

69

Unahotels Reggio Emilia

87

CARPEGNA PROSCIUTTO : McDuffie 24, Bamforth 13, Bluiett, Visconti 4, Wright-Foreman 4, Ford 2, Maretto ne, Tambone 11, Cinciarini, Mazzola 4, Totè 9. All. Sacchetti.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Weber 6, Bonarelli ne, Cipolla, Galloway 15, Faye 14, Smith 16, Uglietti 2, Atkins 4, Black 13, Vitali 5, Grant 6, Chillo 6. All. Priftis.

Arbitri: Paternicò, Borgo, Catani.

Note: Parziali: 14-19, 32-41, 48-69. Tiri liberi: Pesaro 19/24, Reggio Emilia 6/9. Tiri da 3 punti: Pesaro 6/26, Reggio Emilia 5/17. Rimbalzi: Pesaro 31, Reggio Emilia 41. Fallo tecnico a Galloway. Spettatori: 6.287.

Sfolla rassegnato il grande pubblico che anche ieri era accorso per spingere la squadra verso lo spareggio salvezza del sabato di Pasqua a Treviso, puntando a mantenere due punti di distacco dai veneti. Ma dopo la disfatta patita ieri contro Reggio Emilia è difficile credere in una resurrezione, soprattutto con questi risultati: Brindisi che sbanca Scafati e aggancia i biancorossi, Cremona che batte Venezia e scappa via dalle sabbie mobili. Insomma, letta in chiave pesarese, un disastro su tutto il fronte.

Chi si era illuso che questo gruppo avesse finalmente imboccato la strada giusta dopo la grande vittoria con la Virtus ha capito dopo poche azioni che si era di fronte all’ennesima prova incolore di questa squallida stagione. La difesa preparata da Priftis mette in trappola Wright-Foreman, 4 palle perse nel solo primo tempo: quello che sembrava il salvatore della patria dopo il debutto stellare del 3 marzo scorso non riesce più nemmeno a liberarsi per tirare, mentre Cinciarini, il grande ex della partita, è l’ombra di se stesso, imbavagliato pure lui dal pressing asfissiante di Reggio. Una squadra, quella emiliana, che non vinceva fuori casa dal 10 dicembre scorso e aveva costruito il suo 5° posto praticamente sui successi casalinghi, ha banchettato invece sulle macerie di un gruppo che non è mai stato veramente compatto, tanto da non riuscire mai a mettere in fila due vittorie consecutive.

Dopo le imprese, sia con Brescia che con Bologna, ha sempre toppato le gare successive, mostrando scarsa mentalità che né Buscaglia né Sacchetti sono riusciti a creare. Senza difesa, poi, non si costruisce nulla e quando le percentuali di tiro, come ieri, sono basse non c’è via di scampo.

Non c’è stato nemmeno bisogno che il bomber’ Galloway si scatenasse, è bastata qualche folata di Smith, mentre sotto i tabelloni l’atletismo di Faye alternato all’esperienza di Black ha messo in croce le ali biancorosse.

Totè, l’unico biancorosso ad interpretare il match con la giusta tigna, ha accusato problemi ad un gomito e dopo l’intervallo non è più rientrato, per cui la Vuelle ha giocato il resto del match senza pivot.

Pesaro resta in scia a fatica nel primo quarto, va già in panico nel secondo, sprofonda nel terzo e non si rialza più finendo anche a -22. Affrontare con questo spirito una partita così cruciale è inaccettabile, a prescindere da quanto sia costata questa squadra.

Elisabetta Ferri