"Per me la Vis Pesaro ha significato tanto. Ma la società ha fatto delle scelte. Tornarci subito non sarebbe la cosa più giusta. Il presidente Mauro Bosco però farà bene: è uno che ci tiene, una persona seria con un progetto a lungo termine". Orazio Pannitteri, 22 anni, è senza squadra. Voci di mercato parlavano di un suo ritorno in biancorosso dopo i 10 gol e cinque assist della passata stagione con la Fermana, club con cui però è retrocesso. E ora, tra tante chiamate di club, sta riflettendo sulla scelta migliore da fare: "Con calma, andrò dove potrò dimostrare il mio valore".
Pannitteri, se la Fermana verrà ripescata, rimarrà?
"Per me è stato un anno particolare in cui ho vissuto grandi sensazioni. Per la prima volta ho avuto continuità e la Fermana mi ha accolto come un figlio. Mi hanno preso a due minuti dalla fine del calciomercato e mi chiamavano Golden boy, anche per ciò che sono fuori dal campo. Mi sentivo quindi in dovere verso l’ambiente. Peccato per la retrocessione".
Le piacerebbe tornare a Pesaro?
"Sono stati due anni molto belli. Ho legato con la città, ho tanti amici e la Vis mi ha dato l’opportunità di esordire nel calcio professionistico. Ci tornerei sì, ma più avanti. Sono stato tagliato fuori e tornarci subito non sarebbe la cosa più giusta per tutti. Ero stato messo fuori rosa e non hanno creduto in me, per Banchini nella sua Vis non ci potevo stare. Io ho sempre dato tutto ma avevo perso un po’ la fiducia. Tornavo a casa dagli allenamenti pensando di non essere adeguato alla categoria. Le partite contro la Vis le ho sentite tantissimo. Ma la società farà bene, sono sicuro".
E allora con che maglia si vede?
"Sono stato cercato da diverse squadre di C e di categoria superiore. A giorni deciderò. L’Avellino ha mostrato interesse su di me e anche alcuni club del girone A".
Sarà il suo primo anno da over, cambierà qualcosa?
"Questa cosa non mi spaventa perché se hai valore lo puoi dimostrare sempre. L’importante è avere la fiducia. Mi dispiace non averlo potuto dimostrare del tutto anche a Pesaro".
Suo padre Ciccio la dà ancora qualche consiglio?
"Mi dice sempre di credere nelle mie qualità perché è il campo che poi parla. Una cosa che anche a me piace: poter dare tutto per il gruppo e per la maglia, come facevo a Pesaro".
Nicholas Masetti