Luca Zaia, chi è il Doge del Veneto. Vita privata e carriera politica

Il cursus honorum dal Consiglio comunale di Godega al tris da governatore. Leghista da sempre, fu avvicinato al Carroccio da Gobbo

Luca Zaia al voto (Foto Ansa)

Luca Zaia al voto (Foto Ansa)

Rovigo, 21 settembre 2020 - Non ha mai avuto altre tessere, solo quella della LegaLuca Zaia aveva poco più di 20 anni quando è nato il partito, avvicinato da Gian Paolo Gobbo (poi sindaco di Treviso dal 2003 al 2013) ha conosciuto Umberto Bossi ed ha iniziato la sua carriera da candidato sotto il vessillo di Alberto da Giussano. La prima volta nel 1993 è stato eletto consigliere comunale a Godega di Sant’Urbano, un paese che oggi ha circa 6 mila abitanti, in provincia di Treviso. Le 61 preferenze ottenute gli hanno permesso di essere nominato capogruppo. Una specie di riscaldamento a bordo campo perché due anni dopo, nel 1995, a 27 anni Zaia si candida al consiglio provinciale di Treviso e viene eletto con 3.961 preferenze per diventare assessore all’agricoltura.

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Dalla Provincia di Treviso al Ministero

Passano solo 3 anni ed è lui il candidato presidente della Provincia, nel 1998, in una campagna elettorale dove la Lega Nord-Liga Veneta si presenta da sola. Zaia, grazie a quella vittoria, ha ottenuto il titolo di presidente di Provincia più giovane d’Italia. Nel 2002 ha vinto di nuovo ed è ricordato per il progetto strade sicure che ha contribuito ad abbassare di oltre la metà i morti per incidente che all’epoca a Treviso hanno superato anche le 180 unità in un anno. Nel 2005 però fa un altro salto, accetta la nomina a vice presidente della Regione Veneto ed entra nella giunta di Giancarlo Galan. Si occupa di agricoltura e turismo prima di salire ancora di livello per diventare ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali del governo di Silvio Berlusconi da maggio del 2008 fino a quando nel 2010 vince per la prima volta le elezioni regionali da candidato presidente.

Alla presidenza della Regione Veneto

Luca Zaia ottiene il 60 per cento dei consensi relegando Giuseppe Bortolussi, il candidato del Pd e delle altre sigle di sinistra, al 29 per cento. La Lega Nord si assesta sul 35 per cento mentre il Pdl (Popolo della libertà) al 25. 

La Lista personale di Zaia compare la prima volta alle elezioni del 2015, quelle della riconferma con un calo dei consensi, la coalizione vince con il 50 per cento, la sua lista ottiene il 23, la Lega il 18 e Forza Italia il 6. Era però l’anno della separazione con l’allora sindaco di Verona, Flavio Tosi, che da capo della Liga Veneta è arrivato alla rottura con Matteo Salvini e Roberto Maroni fino alla corsa solitaria contro il suo ex partito nella quale ha ottenuto il 12 per cento, come il Movimento 5 stelle e 11 punti meno di Alessandra Moretti, candidata del Pd e della sinistra. 

La vita privata

Ora Luca Zaia ha 52 anni, è sposato da 21 non ha figli, ha una laurea ottenuta a 25 anni all’Università di Udine in Scienze della produzione animale e centra il tris in Regione con un voto plebiscitario. 

Sono 22 anni che ricopre ruoli politici di primo piano, ma non ha fatto solo quello. Ha iniziato a lavorare da minorenne nell’officina di suo padre, dai 18 anni ha lavorato come cameriere, uomo delle pulizie, muratore, ha dato lezioni private di chimica, ha insegnato ad andare a cavallo, ha fatto l’operaio in una azienda di pellami, ha fatto l’uomo delle pubbliche relazioni per le discoteche e l’organizzatore di feste.