Pd, Bonaccini: "No al suo scioglimento, sarebbe un regalo alle destre"

L'altolà del Governatore, candidato in pectore per il ruolo di segretario nazionale, a chi, in questi giorni, suggerisce ai dem di gettare la spugna

Bologna, 5 ottobre 2022 - “No allo scioglimento del Pd, sarebbe un regalo alle destre”. Dall'Emilia-Romagna arriva l'altolà dal presidente Stefano Bonaccini, candidato in pectore per il ruolo di segretario nazionale, a chi, in questi giorni, suggerisce ai dem di gettare la spugna. “Il Pd è un partito – mette in chiaro – che, comunque, con tutti i difetti e gli errori che può aver commesso, raccoglie quasi il 20% dei voti, è il secondo partito a livello nazionale dopo Fratelli d'Italia ed è di gran lunga il primo partito di opposizione nel campo del centro sinistra”.

“Io credo che il Pd – prosegue Bonaccini - se saprà rigenerarsi sarà ancora una forza che potrà dare tanto a questo Paese, dal punto di vista di chi crede nel bisogno di un centro sinistra plurale, più largo, competitivo”.

“Senza il Pd – avverte Bonaccini - è impossibile immaginare in futuro una vittoria contro le destre”.

Stefano Bonaccini, Governatore dell'Emilia Romagna (Ansa)
Stefano Bonaccini, Governatore dell'Emilia Romagna (Ansa)

Direzione Pd 

Le parole del presidente dell'Emilia-Romagna arrivano alla vigilia di quella che sarà una delle direzioni nazionali più difficili di sempre per il Partito Democratico. L'appuntamento darà il via al congresso costituente in quattro fasi da concludersi con le primarie per l'elezione del nuovo leader al massimo entro febbraio. L'aria che tira nei corridoi romani è da resa dei conti ed è molto attesa la relazione del segretario Enrico Letta e la successiva discussione in streaming che si preannuncia molto animata per decidere la linea del partito e le azioni future.

La candidatura di Bonaccini

La candidatura di Bonaccini, che i giorni scorsi si è messo al servizio del partito alzando la mano, è ormai acquisita. Il governatore è sostenuto dal grosso di Base riformista (la corrente ex renziana che fa riferimento a Lorenzo Guerini) e l'Emilia-Romagna, unica nel Paese, ha resistito strenuamente all'assalto del centrodestra alle ultime elezioni politiche, riconfermando il Pd primo partito in regione. Ma sul nome degli altri candidati, il partito non ha ancora le idee chiare e, negli ultimi giorni, si sono rincorse voci e supposizioni. Una su tutte, l'ipotesi Elly Schlein, vicepresidente della Regione e capolista indipendente della lista Pd nel collegio bolognese.

Ticket Bonaccini - Schlein

La leader di Emilia-Romagna Coraggiosa è considerata il tramite tra il Pd e le liste a sinistra dei dem, quindi figura cruciale per la creazione di quel “campo largo” invocato da molti dirigenti del Pd e che in Emilia-Romagna è già realtà. C'è anche chi ha suggerito un ticket Bonaccini-Schlein per la segreteria del Nazareno. Come il parlamentare bolognese Andrea De Maria, fresco di rielezione alla Camera e sostenitore del presidente: “Sarebbe un modo per contribuire davvero dalla nostra terra a una nuova stagione di rilancio e di rinnovamento del Pd”, ha spiegato. “Non so cosa può essere e non parlo per conto di altri” ha commentato a riguardo Bonaccini dagli studi di Otto e mezzo, mentre Matteo Renzi ha dichiarato provocatoriamente: “Io credo che la fine del Pd sarà sia con Elly, che senza Elly”, attirandosi una valanga di reazioni risentite da parte dei dem.