Primarie Pd 2019, in Emilia Romagna affluenza in calo. I seggi

Alle 17 hanno votato oltre 140mila persone. Si sfidano Zingaretti, Martina e Giachetti

Romano Prodi al voto a Bologna (Ansa)

Romano Prodi al voto a Bologna (Ansa)

Bologna, 3 marzo 2019 - Cala l'affluenza alle Primarie Pd 2019 in Emilia-Romagna, ma non c'è quel crollo che in molti alla vigilia temevano. Alle 17 i votanti nei 739 seggi gestiti da migliaia di volontari, sono stati 141.101. Una flessione significativa rispetto a due anni fa, ma che dovrebbe comunque attestare la partecipazione al di sopra della soglia che, nelle ultime settimane, nel partito, si era ipotizzata per non parlare di un flop.

Il voto stabilirà chi sarà il leader incaricato di tentare una faticosa risalita, dopo la dura sconfitta delle elezioni 2018 e quelle successive delle recenti amministrative. La corsa è ristretta a tre candidati: Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti.

Quando votare - Dodici ore, dalle 8 alle 20, per decidere il nuovo segretario nazionale. Saranno eletti anche i componenti dell’assemblea nazionale: votando il candidato segretario, automaticamente si voterà per la lista a lui collegata. Diventerà leader chi avrà ottenuto almeno il 50% più uno dei componenti dell’assemblea nazionale: in mancanza di maggioranza assoluta, si svolgerà il ballottaggio, che vedrà partecipare solo i delegati all’assemblea.

Come e dove votare - L’età minima per votare è 16 anni, ma gli elettori minorenni, così come gli immigrati comunitari ed extracomunitari regolari, dovranno pre-registrarsi sul sito www.partitodemocratico.it. Si potrà votare nel proprio Comune di residenza, nei seggi organizzati dai circoli del Pd. Studenti e lavoratori fuori sede, però, potranno votare dove studiano o lavorano, ma anche in questo caso pre-registrandosi. Bisognerà presentarsi ai gazebo con la carta d’identità o con la tessera elettorale: per partecipare è richiesta una quota di due euro e bisognerà dichiarare di essere elettori del Partito democratico, oltre che registrarsi sull’albo degli elettori.

Romano Prodi e Francesco Guccini

"Non è un voto contro il Governo, è un voto per il cambiamento", ha commentato l'ex premier Romano Prodi, al suo arrivo al seggio per votare alle primarie, in centro a Bologna. "Non si deve mai votare contro, si deve votare pro. Ma attenzione che se si continua così, il Paese va proprio in serie C o D - ha agiunto -, questa è la situazione che abbiamo". Secondo Prodi il corteo di ieri a Milano e il voto di oggi sono "l'inizio del risveglio, anche se non li ho messi in relazione". Ma, ha spiegato, entrambi gli eventi appartengono "alla necessità di unirsi di fronte a questo Governo". E ha aggiunto: "Quando Annibale è alle porte, tutta Roma si riunisce: compreso Catone il Censore". Proprio per iniziativa di Prodi, in tutte le urne emiliane delle primarie sarà possibile, con tre euro aggiuntivi, comprare una bandiera dell’Unione europea per esporla il 21 marzo, giorno del patrono d’Europa, San Benedetto.

Anche Francesco Guccini ha partecipato alle primarie del Pd. Il cantautore ha votato in giornata ad Alto Reno Terme, il Comune al confine tra Toscana ed Emilia Romagna che riunisce Porretta e Granaglione. Guccini è stato accolto al seggio dai volontari e dalla vicesindaco Elena Gaggioli.

Le primarie lungo la via Emilia

L’Emilia-Romagna, da sempre il granaio di voti – e soprattutto di partecipazione – del centrosinistra, si prepara all’appuntamento mettendo in campo ancora una volta un apparato difficilmente replicabile nel resto d’Italia. I 406mila elettori che nel 2013 elessero per la prima volta Matteo Renzi restano un miraggio e sarà dura vedere anche i 216mila che nel 2017 riconfermarono l’ex premier.

Ma i numeri della macchina organizzativa lungo la via Emilia restano di tutto rispetto, in attesa di conoscere il responso delle urne. Sul territorio saranno allestiti 739 gazebo, oltre un decimo di quelli presenti su tutto il territorio nazionale. I volontari all’opera saranno 10.000.

Primarie Pd 2019, l'elenco dei seggi in Emilia Romagna