Sardine, congresso nazionale dopo le elezioni Emilia Romagna

Sarà una due giorni e riunirà tutti i rappresentanti. Sartori: "Vedremo come passare da una forma 'liquida' a una più strutturata"

Mattia Sartori in piazza a Faenza (foto Veca)

Mattia Sartori in piazza a Faenza (foto Veca)

Bologna, 7 gennaio 2019 - Un primo passo verso l'evoluzione del movimento che ha riempito decine di piazze, che ha travalicato i confini italiani e che il 19 gennaio si appresta al momento della maturità con un ritorno a Bologna, dove tutto cominciò, che vuole essere il punro di svolta. Un congresso nazionale delle Sardine  per definirne il futuro e sopratutto la forma di organizzazione, dando per scontato che il momento della spontaneità stia per volgere al termine.

Questa indicazione viene confermata dal direttivo nazionale che si è tenuto proprio a Bologna e annunciata stamattina in tv ad Agorà Rai Tre dalla portavoce torinese Francesca Valentina Penotti. "A livello regionale siamo un po' divisi, nel senso che ogni Regione pensa giustamente un po' per sé. In Piemonte avremo una sorta di Congresso riunione il 25 gennaio. Importante anche l'Emilia Romagna il 19 gennaio 'Sardina ospita sardina' quindi che comprenderà il week end fra il 18 ed il 19 gennaio. Invece il Nazionale posso dirvi che entro il 26 gennaio uscirà una data, una data che verrà stabilita dopo il 26 gennaio (probabilmente sarà a inizio marzo), in cui ci sarà un Congresso Nazionale di noi rappresentanti sardine e probabilmente sarà una due giorni".

La decisione di attendere il voto viene confermata anche da uno dei fondatori e volto noto delle Sardine, Mattia Sartori: fino al voto in Emilia-Romagna e Calabria, infatti, le Sardine saranno intesamente impegnate sui territori. A marzo si svolgerà il 'secondo tempo' del raduno avvenuto allo Spin Time Labs a Roma lo scorso 15 dicembre.

Al centro, temi legati alla struttura del movimento, alle iniziative comuni in vista del voto in altre 6 Regioni ed, infine, alla "direzione politica" da percorrere, ossia, se mantenersi ancora slegati da questioni "parlamentari" oppure affrontare "battaglie specifiche".  "ll nodo da sciogliere sarà come, eventualmente, passare da una forma 'liquida' a una più strutturata - conferma Sartori -. "In questo momento abbiamo tanti gruppi nati spontaneamente su Facebook che sono da ufficializzare. Occorre poi avere una struttura di referenti dei diversi territori, comunali e regionali, per ottenere una comunicazione più immediata. Comunicazione che comunque - osserva Santori - in questo momento è gestita bene perché anche il caso di Pistoia ci dimostra che abbiamo 'orecchie' in tutta Italia e sappiamo vagliare le diverse situazioni. Sappiamo bene chi è sardina e chi no e chi deve fare ancora un po' di strada prima di diventare sardina".

Con le urne in Emilia Romagna e in Calabria, sempre più vicine, "in questo momento abbiamo molto da fare. Dopo il 26 gennaio - conclude il 'portavoce' delle sardine - prendiamoci un mese e poi vediamoci per capire quale sarà la struttura più efficace per andare avanti".