Vection Italy "Portiamo il digitale nel cuore delle aziende"

Premio Mascagni Bologna, la Vection Italy lavora con realtà di tutto il mondo. La guida Gianmarco Biagi: "Il futuro passa dalle nostre soluzioni".

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Tutto il reale è virtuale e tutto il virtuale reale. Potremmo aggiornare così, seguendo il filo di un’innovazione che da business si fa vera e propria missione, una delle massime più note della storia della filosofia.

Già, perché di questo si occupa Vection Italy Srl, il braccio italiano, con sede a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, della Vection Technologies controllata dalla holding Settepuntonove Srl, presieduta da Gianmarco Biagi.

Dalla realtà virtuale alla realtà aumentata, a tecniche avveniristiche di progettazione tridimensionale. Il Bolognese è casa vostra, ma il vostro mondo è ben più grande.

"Vection è una multinazionale che progetta e produce soluzioni per la trasformazione digitale di altre aziende e, come tale, non si ferma certo di fronte ai confini geografici.

Le nostre sedi di Ricerca e sviluppo, infatti, sono a Casalecchio e a Bari, quelle produttive a Mumbai, in India, e nelle Filippine, quelle commerciali a San Francisco e a Perth, nella lontana Australia".

Un Paese agli antipodi, nel quale avete costruito una parte non secondaria del vostro successo.

"Siamo un’azienda giovane, nata nel 2016, ma questo non ci ha impedito di quotarci, un anno fa e tra i pochissimi esempi italiani, proprio all’Asx, la Borsa australiana. Questo in seguito al successo registrato all’evento di selezione Road Show Australia, finanziato dall’advisor locale Regency in collaborazione con Yon".

Ma perché dall’altra parte del globo la tecnologia è una regola.

"Abbiamo trovato un ambiente ricettivo e operatori molto capaci, che hanno saputo valorizzare il nostro modello di lavoro e capire che il futuro passa per la progettazione custom dei prodotti, attraverso piattaforme digitali che abbattono i costi e affinano la qualità del risultato finale. Dal punto di vista del design ma anche sui versanti delle prestazioni, del marketing, della manutenzione e della sicurezza".

Un principio, tra l’altro, valido per ogni settore merceologico.

"Sì, e il nostro parco clienti ne è la prova, dai grandi marchi del comparto health care a quelli dell’automotive e dall’universo del fashion ai musei e ai macchinari industriali di nuova generazione.

Ci bastano la professionalità di una settantina di collaboratori e la versatilità di una platform collaborativa come la nostra FrameS per soddisfare eccellenze come ad esempio Automobili Lamborghini, Ferretti Yacht, Coesia, Philip Morris e molti, molti altri".

Il punto, quindi, sta in una prototipazione che riduce i margini di errore e garantisce un vero risparmio.

"Esatto, convogliando un’intera catena, produttiva prima e distributiva poi, in uno schermo o in un visore 3D. Con tanto, aggiungo, di traduzione simultanea, per fare in modo che progettisti, ingegneri e venditori possano gestire ogni fase di lavoro da remoto, con precisione millimetrica e rinnovata efficienza. In tempi di post-pandemia non ci sembra poco".