Ravenna, tutto pronto per la grande mostra di Alex Majoli

Esposti al Mar oltre 250 scatti del celebre fotoreporter ravennate Immagini stupefacenti che indagano la condizione umana

Alex Majoli  nei giorni scorsi, mentre allestisce la mostra (foto Zani)

Alex Majoli nei giorni scorsi, mentre allestisce la mostra (foto Zani)

Ravenna, 13 aprile 2018- Tutto pronto per ‘Andante’, la grande mostra del celebre fotografo Alex Majoli (FOTO).  Majoli è il più giovane e primo degli italiani a essere presidente dell’agenzia Magnum photos, la creatura di Henri Cartier Bresson e Robert Capa. Le foto esposte al museo del Mar dal 15 aprile al 17 giugno, oltre 250, indagano la condizione umana e gli elementi più oscuri della società; argomenti da sempre al centro delle ricerche dell’artista che in questa occasione riscrive una nuova sceneggiatura con un percorso temporale dal 1985 fino al 2018. Un viaggio che si conclude con Scenes, sezione della mostra curata da Diane Dufour direttrice del Museo LE BAL di Parigi, David Campany uno dei massimi curatori a livello mondiale di allestimenti fotografici e Cyrill Delhomme Museo LE BAL di Parigi.

Si tratta di un’esplorazione della teatralità presente nella quotidianità, in cui si confondono i confini tra vita reale e finzione. La linea sottile tra realtà e rappresentazione scenica, documentario e arte, comportamento umano e recitazione è l’esatto attrito che lo affascina e continua vederlo tornare nelle strade e nei luoghi in cui la condizione umana viene messa in discussione. Anche nella più tragica delle miserie trova il teatro, l’orgoglio e soprattutto la magnificenza dello spirito umano.

La carriera di Majoli inizia precocemente nello studio di Casadio e Malanca, ma solo dopo aver fotografato la chiusura del famigerato manicomio sull’isola di Leros, in Grecia, trova eco nella sua forma autoriale, da cui la sua prima monografia intitolata Leros. L’iniziale interesse di Majoli per le teorie di Franco Basaglia, pioniere del moderno concetto di salute mentale e noto per aver abolito gli ospedali psichiatrici in Italia, lo porta a viaggiare in Brasile, dove gli studi e le esperienze di Basaglia vengono adottate con entusiasmo. Nel corso di vent’anni Majoli ha fotografato il Paese sudamericano collezionando una serie di scatti della complessa società brasiliana unite in un progetto tutt’ora in corso chiamato Tudo bom. A cavallo tra gli anni ’90 e 2000 Majoli ha lavorato prevalentemente per l’editoria internazionale. La sua esperienza pluriennale di fotoreporter ha fatto sì che Majoli intuisse la sottile barriera che vive tra la finzione e la realtà dell’esistenza umana, idea già esplorata in letteratura e filosofia da Pirandello a Debord. Nel rappresentare attraverso le immagini le dinamiche teatrali della vita, in cui le azioni umane sembrano prendere ispirazione dallo spettacolo, Majoli si pone come artista provocatore accentuando la drammaticità della routine quotidiana con l’uso di luci artificiali. Le sue foto diventano scene in cui le persone, attraverso la loro ‘vita/performance’, si esprimono in quello che poi diventa un non dichiarato set cinematografico o un palcoscenico teatrale.

Orari della mostra: 9 -18 dal martedì al sabato, 11-19 domenica, lunedì chiuso (la biglietteria chiude un’ora prima)