"Anno di transizione, ma resto ottimista"

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Gian Maria Manuzzi, socio del Grand Hotel Club Azzurra di Lido Adriano, avete già fissato una data di riapertura?

"Sì, sabato 13 giugno. Ci stiamo preparando al meglio per rispettare quanto indicato nei protocolli regionali, mettendo per esempio appositi cartelli per i clienti alla hall, al ristorante, nei piani delle camere, vicino gli ascensori, oltre che procedendo alla sanificazione dei vari ambienti".

In quale misura, questo sarà un anno molto diverso dagli altri?

"Probabilmente non avremo stranieri e per la nostra grande struttura che conta 140 camere, è una vera novità. Da oltre vent’anni lavoriamo con un tour operator francese che ci garantisce il 50 per cento delle prenotazioni. Ovviamente ci hanno disdetto tutto".

Dovrete, dunque, puntare sul mercato italiano…

"Sì, su questo stiamo investendo a livello di web marketing. D’altra parte, chi vuole andare in vacanza, probabilmente resterà in Italia, grazie anche al bonus. Al momento poi, non è chiaro se i paesi esteri vorranno gli italiani".

Avete già ricevuto qualche richiesta?

"Qualcuna, ma molto a rilento, e le conferme sono ancora meno. Non c’è però da stupirsi perché c’è troppa incertezza e chi teme un secondo lockdown. Per quanto ci riguarda lasciamo al cliente la massima liberà, offrendo la possibilità di disdetta fino all’ultimo giorno e richiedendo caparre davvero minime".

Molte strutture temono di non potere riaprire anche per via del distanziamento. Voi non avete problemi di spazio, giusto?

"Se non sono le grandi strutture come le nostre a dare un segnale, chi lo deve fare? Abbiamo 12mila metri quadrati di spazio esterno e ampie sale interne dove chiunque potrà sentirsi in sicurezza".

Dalle sue parole traspare un certo ottimismo…

"Sì, questo sarà un anno particolare e di transizione. Bisogna resistere e restare positivi e propositivi. Questa può essere un’opportunità per cambiare e mettersi in discussione e magari accaparrarsi nuove fette di mercato".

ro. be.