Conselice sott’acqua: la situazione del 24 maggio e i possibili rischi per la salute

Da giovedì 25 maggio si può fare il vaccino per l’antitetanica. La Regione tranquillizza: “Non c’è alcun allarme”, ma gli esperti di medicina ambientale sottolineano il pericolo di “epatiti, gastroenteriti, dermatiti e congiuntiviti”

Ravenna, 24 maggio 2023 - Nell'epicentro dell'alluvione - Conselice, il paese che si è trasformato in palude - dopo giorni di emergenza si notano i primi segnali di miglioramento delle criticità dovute all'alluvione (qui la diretta). Il territorio del Comune per metà allagato si sta prosciugando: merito del "funzionamento a pieno regime dell'impianto idrovora Sabadina e con la prosecuzione delle attività di smaltimento delle acque grazie al potenziamento delle pompe su Botte Santerno a Villa Pianta, in entrambe le sponde. Le operazioni consentono di alleggerire il carico sul destra Reno, in sinergia con un sistema di pompaggio diffuso che permette di allontanare l'acqua dai centri urbani e produttivi, dallo Zaniolo verso il Reno", spiega l'Unione dei Comuni Bassa Romagna.

FOCUS / La diretta dell’emergenza oggi

Conselice allagata: è diventato un paese-palude
Conselice allagata: è diventato un paese-palude

Al momento, nelle aree asciutte del paese, i tecnici di Hera sono al lavoro per attivare le varie operazioni di rimozione del fango, a cui seguirà anche la pulizia dei tombini e delle fognature.

Le aree critiche e l'ordinanza di evacuazione

"Resta complessa la situazione a Lavezzola - sottolinea la sindaca di Conslice, Paola Pula - dove permangono ancora diverse criticità, che si stanno affrontando con tutti gli sforzi. Si ricorda che è ancora in vigore l'ordinanza di evacuazione, a tutela della cittadinanza. Si rinnova pertanto l'invito a lasciare le proprie abitazioni e recarsi presso gli Hub allestiti presso il Comune di Argenta o trovare ospitalità nel domicilio di amici o parenti al di fuori del Comune di Conselice".

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Il vaccino per l'antitetanica

L'Ausl ha diffuso una serie di norme di comportamento per cittadini e volontari (ce ne sono oltre 100 che si danno da fare nelle aree interessate dalla rottura del Sillaro). Dopodomani, venerdì 26 maggio, dalle 9,30 alle 13 sarà possibile eseguire il vaccino per l'antitetanica alla Casa della comunità di Conselice.

Rischi sanitari: cosa potrebbe succedere

Anche se la Regione, prtoprio oggi, sottolinea che “nelle zone colpite dall'alluvione del Ravenate dove ancora l'acqua non è defluita non c'è nessun allarme sanitario”, la situazione è da preallarme. “L'Asl Romagna – continua la Regione – ha diramato le necessarie raccomandazioni generali su tutta la provincia. Le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute”.

Per cui Arpal e Asl dell'Emilia Romagna "sono già state allertate per verifiche e controlli sui possibili rischi ambientali e sanitari dell'alluvione in Emilia-Romagna", fa sapere il presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani, spiegando che un'emergenza sanitaria potrebbe teoricamente colpire la regione. "Epatiti, gastroenteriti, dermatiti e congiuntiviti fino a intossicazioni - sottolinea il presidente della Sima - al momento non rappresentano un'emergenza, ma Arpal e Asl dell'Emilia-Romagna, che si occupano del monitoraggio su diversi parametri, rispettivamente sull'ambiente e sulla salute, sono già state allertate".

Emissioni nell'ambiente

Quello che è possibile, ma è una cosa tutta da verificare, aggiunge Miani, "è che potrebbero esserci state emissioni nell'ambiente, con il fango, la melma e le acque stagnanti, cioè i residui delle alluvioni, inquinati da sversamenti sotterranei, e la risalita in superficie degli agenti contaminanti come ad esempio le acque reflue". In questo momento, secondo Miani, peraltro "l'emergenza principale in Romagna, oltre a quella economica, è il fattore psicologico: i più a rischio sono i bambini, gli anziani e le altre persone fragili".

Rischio di ansia e depressione

Il presidente della Sima sostiene poi che "è alto il rischio di ansia e depressione per parte della popolazione colpita dall'alluvione, con un aumento, nei casi più gravi, del rischio suicidio". "Bene ha fatto il servizio sanitario dell'Emilia Romagna - spiega - ad inviare sul posto una task force di 123 psicologi da tutta la Regione, dislocati per assistere la popolazione colpita nei centri ospedalieri delle aree devastate da questo evento". L'affiancamento psicologico, secondo Miani, "è importantissimo per le persone fragili e per chi ha perso tutto, anche i parenti o gli amici" (proprio oggi è stata identificata la 16esima vittima dell'alluvione). E se i giovani hanno generalmente più risorse per superare il trauma, "gli anziani, i bambini, e le persone fragili sono i più a rischio. Per loro il primo intervento deve essere di tipo psicologico, ma in qualche caso sarà necessario anche intervenire con un supporto di tipo psichiatrico".