Rifiuti alluvione, i ricordi delle vite finiti in discarica: oltre 100mila tonnellate

A Faenza il cumulo si vede da chilometri di distanza. Cosa fare per lo smaltimento dei materiali ingombranti

Ravenna, 24 maggio 2023 - Montagne di macerie con i frammenti della vita degli alluvionati: elettrodomestici e mobili, ma anche libri, giochi, album di fotografie, valigie. E ancora abiti, pentole, ricordi di viaggio, regali ricevuti, quadri.

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Le cose accumulate negli anni, preziose per chi le ha riposte con amore e ora irrecuperabili, violentate dalla maledetta alluvione. Che fine fanno tutti quei tesori vomitati dalle case invase dal fango, spostati uno a uno col passamano?

I volontari accumulano i detriti a Faenza
I volontari accumulano i detriti a Faenza

Lo sciacallaggio dopo l’alluvione: il punto

Si accumulano fino a diventare enormi discariche, come quella - a Faenza - nel cantiere abbandonato delle Perle: una città di macerie, cumuli di materiali che i cittadini hanno estratto dalle case e dalle cantine allagate e depositato in strada, da dove Hera, Protezione civile, esercito e 'angeli del fango' li stanno portando via.

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Camion e ‘ragni’ sono all’opera in maniera incessante, e la catasta di rifiuti è ormai visibile da chilometri di distanza. Difficile prevedere quanti giorni ancora rimarrà lì dov’è.

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Rifiuti e detriti: cosa fare

L'Ausl della Romagna, oltre a lanciare l'allarme sanitario (le acque alluvionali possono essere contaminate da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche), ha redatto un prontuario per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti, segnalando di seguire le indicazioni fornite da Hera. Soprattutto è importante "non ostruire le strade antistanti le abitazioni con rifiuti che possano ostacolare il corretto transito dei mezzi di soccorso e le attività di rimozione dei detriti".

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Nelle case liberate dal fango, la raccomandazione é: "Pulisci tutte le superfici dure come muri e pavimenti con acqua calda e detergenti. Se si tratta di superfici ruvide strofina con una spazzola rigida ricordando di proteggere le vie respiratorie dalle polveri. Se le cose sono rimaste bagnate per più di due giorni, porta tutto quello che riesci fuori per farlo asciugare. Rimuovi i materiali contaminati o ammuffiti e i detriti che sono stati contaminati con liquami, acqua o fango. Rimuovi ogni cosa fatta di cellulosa, legno o fibre naturali che possono assorbire acqua e liquami, poiché possono diventare terreni di crescita di muffe pericolose per la salute, anche se non visibili. I vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda".

Allarme rifiuti: 100mila tonnellate da raccogliere

E' l'ennesimo 'fronte' che richiede un super-lavoro: Hera stima di raccogliere nei territori oltre 100.000 tonnellate di rifiuti, una quantità che normalmente nelle stesse aree viene raccolta in 10 mesi. Insomma, un'enorme massa di oggetti, spesso molto ingombranti, da smaltire: la procedura, in accordo con la Protezione civile, prevede che vengano lasciati lungo le strade (in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni: non sotto alberi, portici o cavi aerei, non appoggiati a recinzioni, non davanti ai contatori) in attesa che i mezzi di raccolta abbiano l'autorizzazione per passare a caricarli e portarli in uno dei depositi temporanei da cui poi prenderanno la strada per inceneritori o centri di smaltimento.