Gas, silurato l’emendamento

Presentato dal senatore Pd Stefano Collina,. avrebbe consentito una ripresa delle estrazioni.

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L’emendamento presentato dal senatore del Pd, Stefano Collina, che avrebbe consentito una seppur parziale ripresa dell’attività estrattiva del gas, è finito in un nulla di fatto. E’ successo che alle 6 di ieri mattina c’erano in Senato oltre 300 emendamenti ancora da discutere. Troppi. A ogni gruppo politico è stato chiesto di indicare i 6 ritenuti più importanti. Nessuno tra Pd, Forza Italia, Lega e Italia Viva i cui rappresentanti avevano sottoscritto l’emendamento lo ha messo tra quelli più urgenti. Ma non perché non fosse importante, quanto per la decisione già presa dal Governo di ‘bocciarlo’. Collina (nella foto) ne parla malvolentieri, anche perché ufficialmente l’emendamento, quando non viene messo ai voti, risulta ‘ritirato’. "Se ci fosse stata la votazione – dice il senatore Pd – avrei votato a favore, anche contro la maggioranza. Io continuo la mia battaglia per il gas e per i posti di lavoro".

"Nel DL Semplificazioni – aggiunge - abbiamo messo un tetto ai canoni per le aziende che estraggono idrocarburi, per evitare il paradosso che chi ancora investe possa andare in perdita a causa dello Stato". Collina attacca il M5S e annuncia che riproporrà immediatamente la questione nell’ambito del DL Agosto". Accolto, invece, l’emendamento di Collina che semplifica l’iter per i progetti di stoccaggio della CO2.