Il Burson di Longanesi nella guida sommelier

Il vino dell’azienda bagnacavallese ha conquistato il punteggio di sei acini e la menzione di eccellenza

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Nuovo importante riconoscimento per Daniele Longanesi, titolare dell’azienda agricola bagnacavallese che ha salvato il vitigno ‘uva Longanesi’, a cui ha dato il nome e da cui deriva il vino ‘Burson’ che, alla pari del vitigno, ha ereditato il nome dalla stessa famiglia. ‘Burson’ infatti, era il soprannome con il quale i Longanesi erano conosciuti. Di recente il ‘Burson’ prodotto da Daniele Longanesi ha primeggiato nella competizione ‘A che punto siamo’ organizzata dal Consorzio di valorizzazione ‘Il Bagnacavallo’ che ogni anno mette in gara i produttori locali del vino.

Dopo essersi aggiudicato il primo gradino di quel podio, ora Longanesi ha conquistato anche l’attenzione della guida pubblicata dall’Associazione Italiana Sommelier di Emilia e Romagna ‘Emilia Romagna da bere e da mangiare. Vini, cantine, prodotti e cucine del territorio’ che ha assegnato il punteggio di sei acini e la menzione di eccellenza al ‘Burson’ di Burson 2016 da lui prodotto, inserendolo quindi di diritto fra i migliori vini della Regione, e sempre sei acini al suo Rambela, bianco prodotto da uve Famoso.

Importante la descrizione del vino raccontata dai sommelier: "Bel rosso rubino vivo, pulizia e dettagli aromatici espressi con note di after eight, un tocco di rabarbaro e china. Vino di struttura robusta con altrettanta morbidezza, tannini ben integrati e reparto fruttato in bella mostra. Fresco e speziato nel lungo finale". Abbinamento consigliato? Quello con i tordi in umido.

Per Longanesi, e per la sua azienda agricola fondata a Boncellino di Bagnacavallo nel 1996, tanta soddisfazione, anche in onore di quel Longanesi Antonio, bisnonno di Daniele, che nel 1913 acquistò per primo il terreno e scoprì in un roccolo, abbarbicata a una quercia, quella vite che sarebbe divenuta poi la "loro" uva.

Monia Savioli