Sarebbe bello poter vedere la felicità di un amico per questo scudetto del Napoli. Mattia Furino, che conobbi presso una associazione di volontariato, qui a Ravenna, lo sognava. Nella stagione 20152016, con la sua squadra arrivata al secondo posto, si leggeva la lunga attesa di una città intera attraverso il suo sguardo. E anche la pazienza di quella città, capace di coltivare le attese. Anche dei sogni. Purtroppo, dopo quell’anno, gli rimase poco altro tempo di vita.
Persona di una gentilezza indescrivibile, Furino sembrava uscito dalla penna di Eduardo, o dalle cronache di Salvatore Di Giacomo. Riservato e mai lontanamente invadente, colto e ricco di quell’antica “lentezza” meridionale nei dialoghi, spesso di poche parole, era una persona capace di lasciare bei ricordi con la sola discrezione della sua presenza. Con il suo Napoli tornato campione d’Italia, il mio pensiero va a questa persona indimenticabile.
Matteo F. Camerani