Maxisequestro di cocaina. Circa 150 chili sotto a una nave. Valore: oltre 25 milioni di euro

Scovati a 9 metri di profondità da poliziotti e finanzieri grazie ai sommozzatori. Estranei alla vicenda i marittimi del cargo salpato a fine febbraio dal Brasile.

Maxisequestro di cocaina. Circa 150 chili sotto a una nave. Valore: oltre 25 milioni di euro

Maxisequestro di cocaina. Circa 150 chili sotto a una nave. Valore: oltre 25 milioni di euro

Ci sono più di 11 mila chilometri e quasi due mesi di navigazione a separare il porto brasiliano di Santos, il più grande del Sudamerica, da quello di Ravenna. Una rotta che il general cargo ’Acacia’ - lungo 180 metri, largo 28, costruito nel 2011, battente bandiera delle isole Marshall, con armatore turco e manovrato da marittimi turchi -, ha solcato rollando e beccheggiando ignaro, secondo gli inquirenti, del carico stupefacente che stava trasportando. Ovvero circa 150 chili di cocaina: tutti sequestrati da polizia e guardia di Finanza mentre la nave era in attesa in rada davanti al nostro porto.

Il valore della droga finita sotto chiave - a una prima analisi purissima -, è stato stimato in oltre cinque milioni di euro all’ingrosso e qualcosa come 25 milioni di euro al dettaglio alla luce delle dosi ricavabili: ben 310 mila. L’operazione congiunta è scattata mercoledì mattina nel corso di indagini coordinate dal pm Raffaele Belvederi. Il cargo era salpato a fine febbraio scorso dal Brasile per fare rotta verso il nord Europa prima di giungere nella notte tra martedì e mercoledì in prossimità dello scalo ravennate per scaricare fertilizzanti.

In particolare, l’ispezione è stata approfondita grazie al contributo dei sommozzatori del reparto operativo aeronavale di Rimini della Finanza i quali hanno scandagliato la parte immersa dello scafo. Dopo diverse ore di attività e nonostante le difficoltà legate alle pessime condizioni meteo-marine, 9 metri sotto la linea di galleggiamento hanno scovato diversi involucri nascosti all’interno delle condotte delle prese a mare e ritenuti estranei alle dotazioni della Acacia.

A quel punto gli operatori li hanno estratti affidandoli agli investigatori dell’Antidroga della squadra Mobile e del nucleo di polizia Economico - Finanziaria delle Fiamme Gialle: esattamente 139 panetti protetti da un confezionamento impermeabile decorato con simboli vari: una corona, un delfino, una bici ma soprattutto un cavaliere su un destriero che ricorda un celebre mosaico ritraente il condottiero macedone Alessandro Magno e il suo cavallo Bucefalo.

L’operazione, che ha visto pure l’intervento di unità cinofile a terra, è stata stata svolta in raccordo con la direzione centrale per i servizi antidroga e del servizio centrale operativo (Sco) della polizia di Stato di Roma. Ora le indagini proseguono per capire chi possa avere caricato tutta quella cocaina presumibilmente destinata al nord Italia. E chi possa essere stato in procinto di recuperarla. Per riuscire in una simile impresa, bisogna potere contare su una organizzazione criminale di un certo livello capace pure di reclutare sommozzatori in grado di arrivare alla chiglia dello scafo e di andarsene senza dare troppo nell’occhio.

Andrea Colombari