REDAZIONE RAVENNA

Sesso in cambio di regali, chiesto rinvio a giudizio

Per l’ex dirigente sportivo faentino: avrebbe abusato di tre ragazzi dai 15 ai 17 anni. Udienza prelimiare fissata ad aprile

Sesso in cambio di regali, chiesto rinvio a giudizio

Forte del suo ruolo dirigenziale e pure grazie alla strategia dei regali, aveva abusato di alcuni giovani atleti. Un’ipotesi accusatoria che ha spinto la procura bolognese a chiedere il rinvio a giudizio per un ex dirigente sportivo ultra-sessantenne del Faentino finora incensurato, finito prima in carcere a Forlì e poi ai domiciliari su istanza del suo avvocato Laerte Cenni. E da ultimo autorizzato a uscire due mattine alla settimana per recarsi al lavoro. L’udienza preliminare è stata fissata per metà aprile davanti al gup del tribunale di Bologna (visto i tipi di reato contestati, la competenza è infatti della Dda bolognese).

Nella lista dei regali stilata dalla polizia ravennate (Commissariato e squadra Mobile) non figurano solo scarpe sportive da centinaia di euro, un I-phone da mille euro, feste casalinghe, pasti, sigarette e abiti firmati: tra i doni in cambio di sesso, vanno menzionati anche droga e passaggi in auto. E proprio durante uno di questi, l’uomo aveva pure fatto guidare il ragazzino che era andato a prendere fin sotto casa per portarlo a scuola: quella era stata la prima volta che la polizia lo aveva fermato (perché sfrecciava) trovando il minore al volante.

Un affresco fissato fin nei dettagli nell’atto di conclusione indagine che il pm Elena Caruso aveva notificato al diretto interessato. In particolare l’ex dirigente deve rispondere di due tipi di reato (la violenza sessuale continuata e aggravata; e la prostituzione minorile aggravata) per un totale di tre ragazzini tra i 15 e i 17 anni. Per uno di loro l’uomo è accusato di violenza sessuale con uso della forza.

Il gip Letizio Magliaro, che a fine maggio 2023 aveva emesso la misura restrittiva, nell’ordinanza aveva descritto l’azione dell’indagato quale "subdola attività di persuasione e di pressione".

Del resto secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo giocava su due piani per arrivare a instaurare un rapporto di superiorità con i ragazzini: da una parte garantiva loro somme delle quali non potevano certo disporre; e dall’altra faceva valere la sua presenza di adulto peraltro loro dirigente sportivo. L’indagine era scattata grazie a una segnalazione fatta in Commissariato dagli educatori di un centro di aggregazione giovanile i quali avevano notato che a metà luglio 2022 quell’uomo aveva tenuto comportamenti a loro avviso impropri in piscina verso un paio di ragazzini.

E poi due giorni dopo lo avevano notato anche nel corso di una gita organizzata in un parco giochi a parecchi chilometri di distanza.

Subito erano scattati gli accertamenti dell’Anticrimine manfredo dai quali era emerso che già in passato, nell’ambito della sua ex società sportiva, si erano verificate possibili proposte sessuali accompagnate da offerte di regali.

I genitori lo avevano intuito già dal 2022: tanto che le lamentele avevano portato prima al suo allontanamento e infine alle sue dimissioni.

Andrea Colombari