Tre giovani toccate alla sagra, a processo

Un muratore disoccupato è accusato di violenza sessuale a Massa Lombarda. Una ragazza: "Non un passaggio di vento, lo sentii bene"

Tre giovani toccate alla sagra, a processo

Tre giovani toccate alla sagra, a processo

Era stato arrestato la sera del 4 agosto scorso a Massa Lombarda da polizia e carabinieri nel corso della ’Festa del Pargher’ con l’accusa di avere toccato tre giovanissime della Bassa Romagna (di 20, 19 e 14 anni) approfittando della calca. Nel processo che si è aperto ieri mattina davanti al collegio penale del tribunale di Ravenna, l’uomo - un muratore ultrasessantenne e disoccupato - deve rispondere di violenza sessuale aggravata in quanto su minorenne. Una delle giovani si è costituita parte civile con l’avvocato Luca Berger.

Davanti alla corte, presieduta dal giudice Cecilia Calandra, e al pm Francesca Buganè Pedretti, una della giovani prese di mira, sollecitata dalla difesa che le le ha ricordato la parola usata a suo tempo a verbale ("sfiorata"), ha precisato che non si era trattato di "un passaggio di vento: l’ho sentito, mi sono voltata gli ho detto ’cosa fa?’. Lui non ha detto nulla, sembrava anche poco sobrio. Mi rovinò la serata, i mie amici chiamarono le forze dell’ordine".

A suo tempo il gip, dopo avere convalidato l’arresto, aveva inizialmente disposto per l’uomo la custodia cautelare ai domiciliari. In occasione dell’udienza di convalida, l’accusato aveva sostenuto di non avere voluto affatto toccare le ragazzine ma di averle involontariamente urtate a causa delle tante persone presenti alla sagra.

A remare contro questa versione, oltre al numero delle parti offese, figuravano anche vari testimoni le cui ricostruzioni a caldo andavano nel senso di azioni volontarie e non fortuite. A bloccare l’uomo, nell’ambito dei servizi di ordine e sicurezza predisposti dal questore di Ravenna, erano stati gli agenti del commissariato di Lugo e i carabinieri della locale Stazione dell’Arma.

I fatti erano maturati tra le 21 e le 22 quando una prima ragazzina era stata palpeggiata in un momento nel quale la sagra traboccava di avventori. Su due piedi sembrava potesse magari essersi trattato di un urto accidentale: ma era poi emerso che il sospettato indugiava nella medesima area. Un comportamento il suo che per l’accusa avrebbe cioè offerto spunto a una interpretazione dolosa dei fatti.

Tanto che quando anche le altre giovani erano presumibilmente finite nel mirino del muratore, ecco che allora era scattato l’allarme: il sospettato era stato bloccato ed è stato riconosciuto già sul posto dalle dirette interessate.

Erano infine seguiti attimi di tensione visto che erano presenti anche i genitori: il muratore a un certo punto aveva perfino rischiato di essere linciato. La prossima udienza è stata fissata per metà giugno.