Monta un ripetitore abusivo e spegne i telefoni di Faenza

Black out causato dal dispositivo di un cittadino

Uno smartphone

Uno smartphone

Faenza (Ravenna), 18 febbraio 2015 - Per migliorare la ricezione del suo telefono in casa, ha ‘spento’ la città. Ad ammutolire i cellulari Tim, Vodafone e Wind in buona parte della città non è stato il maltempo – come si era immaginato – ma un ripetitore abusivo. Parola di Tim che ieri è intervenuta con i suoi tecnici in – collaborazione con il Ministero dell’Economia proprietario delle frequenze – per disattivare l’apparecchiatura, installata da un privato residente in centro storico.

Da giorni venivano segnalati problemi in mezza Faenza: difficoltà a fare e ricevere chiamate, estrema lentezza nelle connessioni a Internet tramite chiavetta, problemi di connettività anche con l’Adsl. Almeno una parte di questi disagi – quella legata alla rete mobile – a quanto pare era causata dall’intruso.

«Il problema era inizialmente stato imputato al maltempo – dice uno dei tecnici di Telecom intervenuti a Faenza – ma in realtà era dovuto a una fonte emittente abusiva. Forse il privato l’ha installata per migliorare la sua ricezione, ma questo non è consentito». Perciò – aggiunge il tecnico – «Telecom ha avvertito il Ministero dello sviluppo economico. Ci siamo messi alla ricerca del ripetitore abusivo, che è stato disattivato ieri intorno alle 10.30». Ora colui che ha installato l’apparecchiatura vietata potrebbe andare incontro a sanzioni anche salate. I casi non sono infrequenti – lo scorso ottobre era stata ‘spenta’ Venezia da un dispositivo simile –, ma è la prima volta che capita a Faenza.

«Se un utente ha dei problemi di ricezione – continuano i tecnici – dovrebbe chiamare Tim e al quel punto si potrebbero valutare le opzioni. Purtroppo questi amplificatori di frequenza vengono venduti anche su internet, alle volte anche privi del marchio CE, ma se male installati possono interferire. Quello che succede è che ‘bloccano’ il ponte fra i nostri ripetitori. Spesso viene fatto in buona fede, ed è il caso di questo episodio, ma anche una piccola antenna privata può provare danni di questo tipo».

Se in questo caso è stato svelato l’arcano, e la situazione dovrebbe tornare alla normalità, proseguono, tuttavia, anche i disagi legati alla rete fissa: le esondazioni del 5 e 6 febbraio hanno provocato danni alle infrastrutture telefoniche, e alcune centinaia di utenze in tutta la provincia (tra privati e attività economiche) sono tutt’ora ‘in panne’. In questi giorni, il Carlino ha riportato segnalazioni arrivate da Solarolo, Lugo, Russi, Mezzano: telefoni muti, connessioni a Internet non funzionanti, con conseguenze anche serie per le attività economiche. «Si tratta di alcune tra le zone più colpite dai guasti causati dal maltempo – spiegano da Telecom –. Il nostro lavoro procede senza sosta, entro questo fine settimana i risultati positivi dovrebbero essere evidenti».