Consar, sogno svanito

Un altro ko al tiebreak, Ravenna dice addio alla finale .

Consar, sogno svanito

Consar, sogno svanito

Yuasa Grottazzolina

3

Consar Ravenna

2

(25-20, 15-25, 25-23, 19-25, 15-10)

GROTTAZZOLINA: Fedrizzi 16, Canella 7, Nielsen 26, Cattaneo 4, Mattei 8, Marchiani; Marchisio (L1); Vecchi, Mitkov; ne: Cubito, Lusetti, Ferraguti, Romiti, Foresi (L2). All. Ortenzi.

CONSAR RAVENNA: Raptis 11, Bartolucci 10, Russo 3, Orioli 22, Mengozzi 5, Bovolenta 27; Goi (L1); Mancini, Benavidez; ne: Feri Arasomwan, Grottoli, Menichini, Chiella (L2). All. Bonitta.

Arbitri: Venturi e Scotti.

Note – Durata set: 26’, 26’, 32’, 26’, 19’ per un totale di 2h 09’. Ravenna: bs 26, bv 6, muri 9, errori 8; Grottazzolina: bs 11, bv 10, muri 10, errori 10. Spettatori 1.000, Tutto Esaurito. Mvp Marchisio.

Finisce nel frastuono del PalaGrotta una stagione della Consar che va comunque considerata fra le più esaltanti e divertenti degli ultimi anni, in considerazione della giovane età media del gruppo ravennate e dell’orgoglio con il quale si è battuto fino all’ultima goccia di sudore, nelle due serie di playoff. Accompagnata dal clima delle grandi occasioni (biglietti spazzolati in prevendita, autorità in parata, stampa locale con prosa accesa) Grottazzolina porta il sospirato assalto alla massima serie, fallito nei 16 precedenti campionati di A2. Ravenna gioca con la tradizione e con la voglia irriducibile del gruppo. Sestetti confermati all’avvio (che non saranno mai sostanzialmente modificati nel corso del match) e un primo set monocolore, che i marchigiani interpretano con la dinamite della loro battuta (6 aces), mentre la Consar si incarta negli errori (6 nel parziale). Equilibrio fino al 12-13 (punto di Russo su palla vagante), poi è solo monologo dei locali dai nove metri. Nel secondo set gli indomabili bonittiani rovesciano tutto: gli errori in battuta arrivano solo quando fanno meno male e il temutissimo Nielsen si concede qualche pausa. La Consar conduce con autorevolezza, rifilando un pesante 25-15 ad un pubblico che pregustava una rapida conclusione ed esaltando i 70 irriducibili "RVS" al seguito. Il terzo set viaggia sui binari di un logorante equilibrio con Bovolenta e Nielsen Breunink che si esaltano nel confronto diretto, attaccando moltissimi palloni. Primo allungo Yuasa sul 13-7, ma super-Bovolino pareggia a 18, prima di un nuovo strappo dei padroni di casa guidati da Nielsen. Se c’è da soffrire e dare tutto i ragazzi di Bonitta si fanno trovare pronti e non arretrano nel quarto set, tutto giocato nel segno di Bovolenta che segna 12 punti personali, facendo attacchi, aces, pentole e coperchi. I verdetti sono rimandati al quinto set in un palasport che è ormai un girone dantesco (nel senso del rumore, che rimarrà comunque in binari di correttezza). Scatta subito Fedrizzi, che scava il parziale decisivo che non sarà più recuperato. Il libero Marchisio si distingue in difesa e soprattutto come capopopolo per un pubblico di casa che ha avuto un ruolo importante nella vittoria che porta Grottazzolina a giocare la serie decisiva per la promozione contro Siena (3-1 a Porto Viro nell’altra semifinale).

Marco Ortolani

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