La Consar domani si gioca il tutto per tutto: "Persa la prima, ma nulla è ancora deciso"

Sconfitta in gara1 da Grottazzolina (3-1), Ravenna ha avuto comunque buoni segnali, per esempio dallo schiacciatore Raptis

La Consar domani si gioca il tutto per tutto: "Persa la prima, ma nulla è ancora deciso"

La Consar domani si gioca il tutto per tutto: "Persa la prima, ma nulla è ancora deciso"

"Abbiamo perso, ma nulla è ancora deciso". Alexandros Raptis ha già spostato l’attenzione su gara2. Lo schiacciatore ellenico è stato uno dei protagonisti del grande approccio della Consar in gara1 di semifinale playoff, giocata l’altra sera a Grottazzolina. I giallorossi sono usciti sconfitti 3-1 (18-25, 25-23, 25-21, 25-14), ma a testa alta, mettendo alle corde la reginetta della A2 per almeno metà della contesa. Vinto il parziale d’apertura con un eloquente 78% in attacco, il sestetto di coach Bonitta ha tenuto testa ai marchigiani nel 2° set, giocato tuttavia sempre all’inseguimento e perso di una incollatura. Poi, i padroni di casa, spinti soprattutto da un concretissimo Nielsen, hanno preso le redini del gioco fino alla ‘discesa’ finale. L’opposto danese, che effettivamente è l’elemento di maggior spessore di Grottazzolina, ha chiuso con un ‘mostruoso’ 24 su 32 in attacco, pari al 75% di positività. "È stato un match di alto livello – ha commentato Raptis, arrivato a inizio playoff dai francesi del Poitiers – ma non so compararlo col livello del campionato francese, perché ancora ho giocato poche partite. In ogni caso, il 1° set è stato caratterizzato dai nostri ottimi servizi e da percentuali alte in attacco. Poi, dal 2° set secondo set, i nostri avversari hanno progressivamente iniziato a spingere in battuta, facendo calare la nostra ricezione. Di conseguenza, anche il loro muro sui nostri attacchi ha iniziato a funzionare". La Consar ha cercato di sfruttare il ‘ritmo partita’, acquisito nella serie dei quarti di finale, grazie alle 3 partite giocate contro Prata. Grottazzolina invece, grazie al 1° posto conseguito al termine della regular season, è rimasta 18 giorni senza scendere in campo. Sull’altro piatto della bilancia va tuttavia il dispendio di energie (fisiche e mentali) profuso dai ravennati soprattutto nel tiebreak perso a Pordenone in gara2 dei quarti contro Prata. "Non credo – ha proseguito Raptis – che abbiamo ceduto fisicamente. Siamo infatti preparati a questi sforzi fisici. Piuttosto, abbiamo ceduto un po’ mentalmente. Ed è proprio su questo aspetto che adesso dobbiamo concentrarci per mettere tutta la passione e l’energia per la partita di domani". Raptis, che con la Consar ha giocato in palasport grandi (Pala de André e Pordenone) e in impianti da... ‘bombonera’ (PalaCosta e per certi versi anche Grottazzolina), ha affrontato anche il tema degli ‘spazi’: "Mi piace giocare in palasport grandi, dove puoi essere molto più dinamico nel gioco e utilizzare tutto lo spazio a disposizione". La ‘testa’ della Consar è tuttavia già proiettata al match da ‘dentro o fuori’ di domani, alle 18, al Pala de André.

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