Match point OraSì, guardati dall’ex Cernivani: "Vincerà chi avrà più sangue freddo"

Domenica Ravenna sarà salva se batterà Vicenza dove gioca l’esterno: "Ma noi vogliamo i due punti per continuare a sperare"

Match point OraSì, guardati dall’ex Cernivani: "Vincerà chi avrà più sangue freddo"

Match point OraSì, guardati dall’ex Cernivani: "Vincerà chi avrà più sangue freddo"

Procede, con passo spedito, la preparazione dell’OraSì Ravenna verso quella che, a tutti gli effetti, si può considerare una finale: i giallorossi avranno infatti il match point sulla racchetta, tennisticamente parlando, questa domenica al Pala Costa dove riceveranno la Civitus Allianz Vicenza. In caso di vittoria, Bedetti e compagni potranno festeggiare, insieme ai propri tifosi, la salvezza matematica senza passare dalle forche caudine dei playout; se invece non conquisteranno i due punti, dovranno sperare all’ultima giornata in una sconfitta proprio della compagine veneta in casa contro Roseto. In questo caso, indipendentemente dall’esito del derby con Faenza, Ravenna sarebbe salva direttamente.

Sulla strada dell’OraSì, dunque, c’è Vicenza: una squadra strana, che ha cambiato tanto in corso d’opera e che attualmente occupa il quint’ultimo posto a quota 22, lontana quattro punti da Ravenna. Una squadra guidata in campo da Bugatti, leader offensivo che viaggia a quasi 17 punti di media, e che può contare sull’apporto di un giocatore che il Pala Costa se lo ricorda bene perché, proprio dell’impianto giallorosso, è stato un beniamino, con le sue scariche di triple che incendiavano i tifosi.

Stefano Cernivani ha vestito la maglia di Ravenna per una sola stagione ma, senza ombra di dubbio, una di quelle stagioni che i tifosi non si dimenticheranno mai. Correva l’anno 2012-13, in panchina era stato chiamato Lupo Giordani, assistito da Gabriele Ceccarelli, dietro la scrivania sedeva Giorgio Bottaro che assemblò una squadra eccellente: Rivali, Bedetti, Penserini, Amoni e Cicognani in quintetto, dalla panchina si alzavano Giorgio Broglia e Stefano Cernivani più altri ragazzi giovani. Cernivani ricorda bene quella indimenticabile stagione.

"È senza ombra di dubbio – racconta l’esterno - la mia più bella stagione: più che compagni di squadra eravamo una famiglia, stavamo proprio bene insieme ed i risultati ne furono la testimonianza. Non eravamo i più forti, Firenze era la favorita, ma centrammo una striscia di venti successi consecutivi, un risultato pazzesco. Nei playoff ricordo che perdemmo gara1 di finale in casa con Firenze, la prima sconfitta casalinga della stagione, ma spinti da una città intera vincemmo gara2 e poi stravincemmo gara3 conquistando la promozione".

Cernivani ricorda anche il calore del Pala Costa. "Inizialmente avevamo un po’ di seguito – ricorda ’Cerni’ - ma fu stupendo vederlo crescere fino ad arrivare ai playoff dove era una vera bolgia; ricordo che addirittura per le finali fu installato un maxischermo all’esterno del palazzetto perché le richieste erano troppe e non potevano essere tutte esaudite. Fu una soddisfazione incredibile".

Sulla partita di domenica prossima, che vale davvero una stagione, Cernivani mostra di avere le idee molto chiare. "Vincerà chi riuscirà ad avere più sangue freddo, sarà una sorta di antipasto di playout. Ravenna vorrà vincere per festeggiare la salvezza coi suoi tifosi ma noi vogliamo fare altrettanto per mantenere una speranza di salvezza diretta, anche se poi dovremo vincere in casa all’ultima con la capolista Roseto".

Riccardo Sabadini

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