Addio a Roberto Bertazzoni. Era il re degli elettrodomestici

Aveva 81 anni, trasformò l’azienda in un colosso conosciuto nel mondo. Stamattina in funerali .

Addio a Roberto Bertazzoni. Era il re degli elettrodomestici

Addio a Roberto Bertazzoni. Era il re degli elettrodomestici

Un imprenditore attento ai particolari, innovatore, capace di idee coraggiose. E di scelte che hanno portato Roberto Bertazzoni a sviluppare alla massima potenza la ditta di famiglia, quella Smeg – che produce lavatrici, frigoriferi e apparecchi per la cottura – fondata dal padre Vittorio alla fine degli anni Quaranta e ora guidata dal figlio, pure lui di nome Vittorio, in onore del nonno. Roberto Bertazzoni, deceduto la sera della vigilia di Pasqua a 81 anni di età, lascia l’esempio di un uomo d’affari di primo livello: interessato non solo allo sviluppo economico dell’azienda ma anche al benessere della comunità. Come dimostrano le tante donazioni, i gesti benefici, i contributi per ristrutturare chiese e luoghi pubblici. E poi l’impegno per cultura e storia rappresentate dalla Biblioteca Maldotti, una istituzione a Guastalla. Proprio la Maldotti l’aveva nominato socio onorario: ma alla cerimonia, una ventina di giorni fa, lui non si era presentato per l’aggravarsi delle condizioni di salute. La consegna dell’attestato era prevista dopo Pasqua. Sarà affidato alla famiglia, alla moglie Maria Rita Gandolfi e al figlio Vittorio. Viveva da tempo a Parma, Bertazzoni, ma era rimasto legato a Guastalla, dove aveva mantenuto il quartier generale della Smeg, anche quando la ditta è diventata un colosso di livello mondiale, con 2600 dipendenti, con base nella frazione di San Girolamo, controllando pure le sedi nel Veronese e a Chieti.

"Il fatto di rimanere a Guastalla, invece che accentrare l’azienda nel capoluogo, dimostra il rispetto che aveva verso la provincia", ricorda l’architetto Mauro Severi, che conobbe Bertazzoni nel 1995 in occasione del restauro della Basilica della Ghiara a Reggio. E poi tanta generosità: non c’è opera di restauro rilevante nel Reggiano dove Smeg non abbia risposto "sì" al sostegno: la basilica della Ghiara, il santuario della Madonna della Porta a Guastalla, la biblioteca Maldotti, ma soprattutto il duomo di piazza Mazzini, dove oggi alle 11,30 sono fissati i funerali.