"Aiuto": i carabinieri lo trovano in un cassone

L’allarme è stato lanciato dalla figlia l’altra notte. L’uomo, un sessantenne, in difficoltà psicologiche, aiutato dai militari guastallesi. Mobilitati i servizi sociali

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Ha inviato un messaggio considerato "sospetto" dalla figlia. La quale, ieri notte, ha subito dato l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri di Guastalla, temendo che potesse succedere il peggio al padre.

Immediata la mobilitazione delle pattuglie presenti nella zona guastallese, con accertamenti soprattutto nei luoghi solitamente frequentati dall’uomo, poco meno che sessantenne. Dopo una serie di sopralluoghi, che si sono estesi a una vasta zona del centro storico e della periferia della cittadina, i militari dell’Arma sono riusciti a individuare l’uomo, che aveva trovato riparo in un grosso cassone per rifiuti. Per fortuna, pur se in condizione di degrado, non risultava ferito o fisicamente sofferente.

E’ poi emerso che l’uomo, con gravi problemi economici e attualmente senza un domicilio fisso proprio a causa di una situazione di indigenza, non era riuscito a trovare un riparo migliore, oltretutto colto da un momento di difficoltà psicologica, tanto da inviare alla figlia il messaggio che di fatto ha avviato le ricerche, temendo un drammatico gesto.

L’uomo, una volta individuato, è stato assistito dai carabinieri, provvedendo a dargli un supporto perlomeno morale. Non è stato necessario il ricorso alle cure del pronto soccorso ospedaliero ma, considerata la situazione di disagio manifestata dalla persona in questione, è stato avviato l’iter burocratico che dovrà coinvolgere anche i servizi sociali del territorio, per trovare in tempi assolutamente rapidi quelle adeguate soluzioni che possano evitare delle spiacevoli situazioni.

Antonio Lecci