FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Cavriago (Reggio Emilia), il vero busto di Lenin torna in libertà

Dopo 10 anni in cui nessuno lo aveva potuto vedere ora sarà esposto in modo continuo al Multiplo

La copia del busto di Lenin a Cavriago

La copia del busto di Lenin a Cavriago

Cavriago (Reggio Emilia), 25 febbraio 2023 – Lenin visibile a tutti dopo 10 anni di clausura. Con il trasloco del mitico busto dal Municipio vecchio all’emeroteca del centro culturale Multiplo, culminerà il 5 di marzo la rassegna culturale organizzata dal Comune per accompagnare un evento che in tanti aspettavano da tempo: l’esposizione pubblica definitiva di uno dei simboli più folkloristici e riconosciuti dell’identità storica cavriaghese.

La mattinata si aprirà alle 11, proprio al Multiplo, con un momento di approfondimento condotto dal politologo Gianfranco Pasquino e organizzato con l’associazione culturale Carmen Zanti dal titolo "Riformismo/i: bisogna immaginare Sisifo felice" (prenotazione obbligatoria).

Pasquino rifletterà sull’attualità e sulle prospettive del riformismo nel panorama italiano e internazionale. Poi la giornata proseguirà con lo svelamento del busto, realizzato nel 1922 e donato ai cavriaghesi dall’Ambasciata a Roma dell’Urss. Custodito prima nella sede della Casa del popolo e poi dei partiti che sono seguiti al Pci, quindi trasferito nell’ex Municipio, il busto è stato raramente visibile al pubblico. La statua collocata nell’omonima piazza, oggetto di pellegrinaggi politici e visite di curiosi, infatti è una copia realizzata per tutelare l’originale dagli atti vandalici.

"Cavriago non è il paese del Busto, ma il Busto è parte della storia di Cavriago e dei suoi abitanti - commenta la sindaca Francesca Bedogni -. In questi anni il Comune e le associazioni culturali del paese hanno ricostruito, studiato e riflettuto su questo simbolo". Martina Zecchetti, assessore alla cultura, ha aggiunto che la scelta dell’emeroteca è legata alla presenza nella sala dei volumi della storia locale: "Il busto verrà collocato lì, insieme alle pubblicazioni che raccontano la storia e la tradizione cavriaghese, senza alcuna volontà celebrativa, ma nel rispetto dell’importanza della storia e della memoria".