
Gianandrea Cocco, reggiano di 62 anni, lavora al Cpiareggiosud
Reggio Emilia, 19 giugno 2024 – Dare un calcio alla sicurezza di un lavoro stabile e sicuro in banca non è da tutti. Occorrono coraggio e un pizzico d’incoscienza.
Per Gianandrea Cocco, reggiano classe 1962, è andata più o meno così. “Per venti lunghi anni ho lavorato in banca. Poi, mi sono stancato di lavorare per far guadagnare gli altri. Inoltre, non sopportavo più quell’ambiente dove regnavano ipocrisia e compromessi. Così, ho lasciato. Dopo qualche tempo nel mondo delle assicurazioni, mi sono iscritto nelle graduatorie per fare il collaboratore scolastico – racconta –. Ho lavorato al Mandela e all’istituto Cattaneo di Castelnuovo Monti. Attualmente sono al Cpiareggiosud, la scuola di italiano per stranieri.
La scuola mi ha regalato l’opportunità di rinascere. Perché è un ambiente più a misura d’uomo”. Nel frattempo ha riscoperto una sua antica passione: quella per la poesia e la scrittura.
Infatuazione che – il 9 maggio scorso – gli ha fatto conquistare il terzo premio al concorso di poesia ’Florida’ di Roma, con la silloge ’Ad un’unica persona, dove amore e sentimenti sono gli oggetti del poetare.
Il bidello-poeta, nel frattempo, ha pubblicato altri volumi: ’Piccoli peccati poetici’ (edizioni Montag), praticamente il suo esordio editoriale, laddove lui stesso definisce le sue liriche “come qualcosa che non è ancora ciò che potrebbe essere” e ’Scritti, abbozzi, forse poesie’ (Ediemme-Edizioni Italiane D.Marra). Poesia e scrittura, ma soprattutto uno sguardo attento sull’umanità, sono invece il frutto maturo della sua ultima fatica letteraria, uscita nei giorni scorsi, un romanzo con pubblicazione autogestita dal titolo ’Il coraggio di perdersi’, scritto a quattro mani con Vincenzo Spina. Sottotitolo ’Solo la fine porta nuovi inizi’.
“Ho lavorato con Spina che ho conosciuto nell’ambiente scolastico. È una storia vera e propria. Quella di un uomo che ha una vita normale, quasi banale. Una serie di eventi contrari lo destabilizzano. Ma quando tutto sembra perduto, la sua vita riparte, perché le sconfitte non sono mai definitive. Occorre il coraggio di perdersi per poi ripartire su basi nuove e diverse. Insomma, credo si possa rinascere dalle proprie ceneri e costruire la propria esistenza anche dagli errori”. Cocco, prima del recente trionfo al premio Florida, ha partecipato ad altri concorsi poetici. Nel 2023 al ’Premio Alda Merini’ e più di recente alla IV edizione del ’Pensieri e Parole’.