Giovani ortopedici riuniti "Così possiamo fare rete"

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La sanità d’eccellenza under 40 si ritrova a Reggio per il primo Convegno regionale dei giovani ortopedici svolto nella nostra città. Un gruppo nutrito di camici bianchi, quotidianamente impegnati in prima linea nei nostri ospedali pubblici, che si sono ritrovati per confrontare le proprie esperienze e parlare di un tema in particolare: il trattamento delle fratture complesse del femore. Si è tenuto sabato all’Hotel Astoria il congresso annuale Otodi dei giovani ortopedici dell’Emilia Romagna.

Organizzato dall’equipe della Struttura Complessa di Ortopedia del Santa Maria Nuova, ha visto riuniti 60 giovani chirurghi under 40 provenienti da tutta la regione.

L’unità reggiana è polo di riferimento provinciale per la chirurgia ortopedica e traumatologica e da anni centro di formazione per i medici specializzandi della Scuola di Modena e Reggio Emilia provenienti dal vicino policlinico modenese.

Con 2.300 interventi nell’ultimo anno di cui quasi 600 fratture di femore trattate, il reparto reggiano si proietta tra i primi centri di ortopedia e traumatologia in regione. I numeri e la complessità delle patologie sono in costante ascesa come testimoniano i dati emersi dal convegno.

"In un momento non facile per la sanità pubblica, in particolare sul fronte emergenza-urgenza con carenza di specialisti e la fuga di molti giovani medici verso altre realtà, eventi partecipati come questo consentono di fare rete condividendo tecniche d’avanguardia per prepararsi alle sfide complesse di oggi e di domani" ha concluso il primario dell’unità reggiana e presidente del congresso dottor Ettore Sabetta.

Nella foto sopra da sinistra parte dell’equipe ortopedica del Santa Maria: dottor Di Giovine, dottor Facchini, dottor Cappa, dottor Lombari, dottor Sabetta e dottor Paterlini