Si aggirava per Corte Tegge. Fermato, aveva un chilo di cocaina

Un albanese di 38 anni notato mentre si avvicinava lentamente ad alcune auto in zona industriale. Secondo la questura ha tentato di scappare in retromarcia all’alt. Ma un’altra volante lo ha bloccato.

Si aggirava per Corte Tegge. Fermato, aveva un chilo di cocaina

Si aggirava per Corte Tegge. Fermato, aveva un chilo di cocaina

Un chilo di cocaina in macchina. È la scoperta fatta dagli agenti della questura lunedì mattina, quando squadra mobile e volanti hanno fatto un controllo nella zona industriale di Corte Tegge, a seguito di numerose segnalazioni di furti su auto e furgoni perpetrate nelle ultime settimane. Durante il servizio, hanno notato una macchina Volvo che procedeva a velocità ridotta con brevi soste vicino ad alcune vetture. Secondo la ricostruzione della questura, i poliziotti gli hanno intimato l’alt. Il conducente si è fermato, per poi inserire rapidamente la retromarcia e darsi alla fuga, ma un secondo equipaggio l’ha fermata. A bordo, sul lato anteriore passeggero, c’era una busta di carta con dentro un voluminoso involucro: confezionata con il cellophane c’era un chilo di polvere bianca. L’uomo teneva in tasca 705 euro.

L’albanese 38enne, Saimir Deda, per il quale la questura ravvisa precedenti in materia di stupefacenti, è finito in manette per spaccio e poi è stato accompagnato al carcere della Pulce. Ieri mattina l’uomo è comparso davanti al giudice Andrea Rat per l’udienza di convalida dell’arresto. Difeso dall’avvocato Valbona Shakaj, si è avvalso della facoltà di non rispondere, facendo però spontanee dichiarazioni: "Sono pentito, l’ho fatto per aiutare i miei genitori che hanno gravi problemi di salute". Da quanto emerge, il 38enne, che parla bene la nostra lingua, è laureato in Albania in medicina veterinaria e non avrebbe legami con l’italia. Rispetto alla dinamica dei fatti riportata dalla polizia di Stato, il difensore vuole puntualizzare: "Il mio assistito non ha opposto resistenza e non è fuggito. Non risulta che abbia precedenti per droga". Risulta che abbia patteggiato per una carta d’identità falsa emersa in aeroporto a Fiumicino.

Alessandra Codeluppi