TOMMASO VEZZANI
Cultura e spettacoli

Ac/Dc a Reggio Emilia, il popolo dell’hard rock in delirio: "Questo è il mio addio al celibato"

Nel pubblico anche genitori con bambini piccoIi: "Questa è una passione che si tramanda di padre in figlio"

Reggio Emilia, 26 maggio 2024 – "Questo è l’ombelico del mondo". Ci perdonerà Jovanotti, ma per una sera prendiamo in prestito le sue parole e le rivolgiamo all’Rcf Arena.

Sabato 25 maggio 2024 è già storia, grazie agli Ac/Dc e al loro ‘Power up’ tour che hanno permesso allo spazio per concerti più grande d’Europa di sfondare ancora una volta quota 100mila spettatori.

Ac/Dc a Reggio Emilia, il popolo dell’hard rock in delirio
Ac/Dc a Reggio Emilia, il popolo dell’hard rock in delirio

Nell’unica data italiana del primo tour europeo dopo più di 8 anni, la storica rock band australiana ha spalancato tutti i riflettori della musica mondiale su Reggio Emilia e sul suo campovolo, dove è accorsa una marea umana ricca, varia e piena di energia. Nel boulevard che porta ai piedi del palco si sono riversate persone di tutte le origini ed età e molte si sono fermate a scattare una foto in adorazione ai piedi della statua di Angus Young, immortalato nel suo iconico passo tra le effigi di Gianna Nannini e le altre donne esibitesi nel 2022 e quella di Jimi Hendrix, proprio di fronte a Harry Styles.

In un pubblico a maggioranza maschile si sono visti anche outfit particolarmente eclettici. È il caso di Stefano e Sandro, venuti da Bolzano con l’iconico kilt con cui il leggendario chitarrista omaggia le sue radici scozzesi, per poi imbattersi proprio davanti ai cancelli in Angelo da Salerno, che di Young ha adottato un’altra celeberrima divisa, quella da scolaretto: giacca e coppola blu come i pinocchietti, camicia bianca, cravatta rossa. Pur non essendosi mai visti i tre si sono abbracciati come amici di vecchia data e hanno voluto immortalarsi in un’espressione rock, per la serata indimenticabile.

La festa ha intasato sin dal mattino tutta la città, con il parcheggio del Foro Boario preso d’assalto da varie decine di camper. Importanti ‘tappi’ si sono creati sin dal primo pomeriggio nelle arterie stradali principali della zona, vale a dire nella parte finale di viale del Partigiano fino a tutta via dell’aeronautica (nella quale il pubblico si è goduto bar, supermercati e zone d’ombra) e via Turri, stracolma e bloccata visto che molti come sempre accade hanno provato ad usarla per parcheggiare.

Ma gli Ac/Dc sono anche una storia ‘di padre in figlio’, molte generazioni hanno invaso l’Rcf Arena una accanto all’altra. È il caso del giovane papà Luca, che da Ancona ha portato il giovanissimo figlio Giulio (5 anni), ma c’era anche l’incredibile storia del vicentino Andrea, che il 28 settembre si sposerà e venuto insieme a un amico ha celebrato il suo addio al celibato proprio al cospetto del concertone.

Tra il pubblico, al pomeriggio, ha dovuto affrontare le prove che tradizionalmente si impongono in questi momenti.

Tra gli spettatori anche Lanfranco de Franco, assessore uscente alla Casa e grande fan della band, il vicesindaco Alex Pratissoli e il sindaco Luca Vecchi.

All’ultimo minuto è arrivato anche Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, a sua volta musicista e grande appassionato di rock.

Attorno alle 17 nuvole nerissime hanno circondato l’area, ma per un fortunato giro di venti non hanno mandato nulla più che qualche goccia di pioggia e due tuoni assordanti. Di fronte ai rocker non hanno fatto paura, anzi hanno creato boati nella folla che si è esaltata ancora di più. Alle 19.05, puntualissima, ecco la band di apertura: i ‘Pretty Reckless’. Trascinati dalla straordinaria cantante Taylor Momsen, gli statunitensi hanno infiammato l’arena e lanciato la festa. Insieme a lei l’energia è dilagata, inarrestabile.