DANIELE PETRONE
Cronaca

Libro di Putin, monta la protesta. La comunità ucraina reggiana:: "Hotel Posta annulli l’evento"

Pioggia di critiche sui social dell’albergo che si difende: "Non siamo gli organizzatori". L’associazione Avui: "Ripensateci". Questura in allerta per contenere eventuali cortei.

Pioggia di critiche sui social dell’albergo che si difende: "Non siamo gli organizzatori". L’associazione Avui: "Ripensateci". Questura in allerta per contenere eventuali cortei.

Pioggia di critiche sui social dell’albergo che si difende: "Non siamo gli organizzatori". L’associazione Avui: "Ripensateci". Questura in allerta per contenere eventuali cortei.

"Invitiamo l’Hotel Posta a non consentire lo svolgimento dell’evento". Montano le polemiche in vista della presentazione del libro che traduce il saggio di Vladimir Putin dal titolo ’Sull’unità storica di russi e ucraini’ edito da ‘Visione’, prevista per domani alle 17 alla ’Sala del Capitano’ del noto albergo cittadino (con gli interventi dell’editore Francesco Toscano e l’ex ambasciatore Bruno Scapini, moderati da Giovanni Mazzoni di Teletricolore). A chiedere un ripensamento è la comunità ucraina reggiana. "Ricordiamo che sulle spalle di Putin grava un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale per crimini di guerra e deportazione di minori – premettono Oksana Dral, Lidia Halaychuk e Luca Villani, rispettivamente presidente, segretaria e portavoce dell’Avui (associazione volontari ucraini in Italia che a Reggio ha sede in via Turri) – E riteniamo increscioso che una città come Reggio, Città Medaglia d’Oro al valore della Resistenza, non reagisca con un’unanime condanna politica e un’indignazione popolare ad un evento chiaramente propagandistico di un regime che si può definire tranquillamente fascista e nazista nei confronti degli Stati vicini che vuole distruggere, conquistare, soggiogare e annettere. Consideriamo l’evento e quanto dichiarato nel libro un insulto verso la nostra comunità Ucraina e inaccettabile moralmente per la città intera. Il libro non rappresenta tra l’altro un esempio di libertà di stampa ma è noto fungere da strumento di manipolazione ideologica, distorcendo i fatti e influenzando l’opinione pubblica a favore di un regime che viola i diritti fondamentali e le regole internazionali senza esitazione".

Uno degli organizzatori, Pietro Braglia (anima reggiana del comitato Esodati e candidato al consiglio comunale alle ultime amministrative nella lista di Paola Soragni, ’Movimento per Reggio’) aveva cercato di smorzare i toni nei giorni scorsi al Carlino. "La presentazione del libro è un pretesto per poi sviluppare meglio il tema del conflitto, senza sfociare nel fanatismo per la parte russa ma provando a guardare la guerra con una luce differente. Il dibattito inoltre è apertissimo a opinioni divergenti, spero non ci siano motivi di contrasto all’ingresso con persone ucraine, che noi rispettiamo".

Ieri però si sono registrati anche alcuni insulti social sulla pagina facebook dell’Hotel Posta. "Perché siete amici di Putin?", tra i commenti più gettonati. L’albergo, nonostante non voglia entrare nella discussione, ci tiene a puntualizzare che "la Sala del Capitano è privata, ma ad uso pubblico. Ospitiamo spesso eventi di tutte le fazioni politiche, senza distinzione alcuna e in maniera trasversale da sempre", precisando però altresì "di non essere parte dell’organizzazione di questo evento".

La Digos sta seguendo tutto da vicino e presenzierà all’evento. Al momento non sono giunte richieste alla questura riguardo manifestazioni organizzate (che nel caso non saranno consentite di fronte all’hotel, ma in un’altra zona vicina a debita distanza), ma la polizia è pronta a dispiegare una task force di prevenzione per evitare eventuali scontri e disordini.