L’Irpef aumenta, Cgil e Cisl insorgono: "Famiglie troppo penalizzate"

Le due sigle si uniscono nel giudicare "inaccettabile" la decisione del Comune

Cgil e Cisl, con la categoria dei pensionati delle sigle sindacali, giudicano "inaccettabile" la ridefinizione dell’addizionale Irpef, prospettata a San Martino in Rio, con aumento delle aliquote e riduzione della soglia di esenzione da 15 a 11 mila euro. "Questa scelta – dicono Cgil e Cisl – penalizza maggiormente i redditi delle famiglie più in difficoltà. Abbiamo chiesto un supplemento di riflessione agli amministratori che hanno però ritenuto di confermare la scelta attraverso il voto in consiglio comunale".

Gli aumenti in questione, secondo i sindacati, "hanno reso per il 2022 ancora più complicata la ricerca di un equilibrio di bilancio da parte degli uffici preposti dell’ente. La strada che però l’Amministrazione ha scelto ha lasciato in noi alcune forti perplessità".

Bene che non aumentino le tariffe dei servizi, dicono, ma " ci è stata prospettata una rimodulazione di tasse ed imposte che finirà ugualmente per incidere sulla sostenibilità dei bilanci familiari che già a loro volta si devono misurare con gli enormi aumenti delle utenze degli ultimi mesi".

In particolare, appunto, la ridefinizione dell’addizionale Irpef costituita sia da un aumento delle aliquote, sia dalla riduzione della soglia di esenzione da 15.000 a 11.000 euro: "Unico caso – concludono – fino ad oggi noto nella nostra provincia".