
È successo in pieno centro a Scandiano: ferito al labbro un infermiere, frattura per una volontaria. Il 118 era intervenuto per soccorrere il compagno. Indagine dei carabinieri per lesioni al personale. .
Una ginocchiata, un portellone chiusa su una mano. Ma, soprattutto, un cazzotto da ‘Spaghetti Western’ sferrato all’infermiere che cercava solo di fare il suo lavoro. Non c’è nulla da ridere, però, in quello che è successo due giorni fa a Scandiano, verso le 18.30, quando una donna di 50 anni ha aggredito tre operatori sanitari. Ferendoli tutti in diverso modo, per l’ennesima volta non c’è pace per chi lavora negli ambulatori e sulle ambulanze. Il raptus si è consumato nel centro di Scandiano, all’esterno di una abitazione. Nei confronti della donna, i carabinieri hanno aperto un’indagine e si configurerebbe l’ipotesi di lesioni al personale sanitario, reato introdotto da poco, per il quale i carabinieri possono procedere d’ufficio. Le tre persone ferite sono state tutte medicate a Scandiano, mentre l’uomo – di 75 anni – che è il compagno della donna, per il quale era intervenuto il 118, è stato medicato al pronto soccorso di Reggio. Ma l’uomo non avrebbe parlato assolutamente di un’aggressione nei suoi confronti (ipotesi che si sarebbe diffusa erroneamente).
I FATTI
Pomeriggio inoltrato, la donna di 50 anni chiama i carabinieri perché non riesce a entrare in casa. Quando i militari giungono sul posto, trovano la donna in stato di agitazione e, entrando, il familiare ferito a terra. A quel punto i carabinieri chiamano il 118, ed ecco palesarsi subito un mezzo di Emilia Ambulanze di Casalgrande e un’auto infermieristica. L’uomo di 75 anni ferito viene caricato su una barella e collocato sull’ambulanza, con i carabinieri che lasciano il luogo dell’intervento. Ma passano solo pochi minuti e la rabbia della donna arriva a deflagrare, poiché pretenderebbe di salire a tutti i costi sul mezzo e vuole aprire il portellone posteriore dell’ambulanza. Una volontaria di Ema Ambulanze ‘ci rimette’ un dito di una mano perché colpita di striscio dal portellone – poi steccato, la donna ha riportato una frattura –. Mentre un infermiere dell’Ausl di trent’anni, già con notevole esperienza, viene colpito con un pugno al volto rimediando una lesione ad un labbro. Non va meglio all’autista dell’ambulanza, 38 anni, che subisce una ginocchiata all’addome. Una veemenza, quella della donna, che viene infine fermata solo dal ritorno dei carabinieri.
red. cro.